
Giro di vite a Lucca contro i “furbetti” dell’imposta sugli immobili. L’amministrazione comunale ha infatti disposto la riscossione coattiva degli avvisi di accertamento emessi nell’anno 2018, divenuti definitivi e non ancora pagati. Nelle prossime settimane dunque saranno ben 2586 i contribuenti lucchesi che si vedranno recapitare una consistente cartella esattoriale. L’importo complessivo che dovrebbe entrare nelle casse pubbliche con questa operazione ammonta a 4.954.293,93 euro di cui 4.866.068,36 euro relativi all’Imu (Imposta municipale propria) e 16.580,54 euro relativi all’Ici (Imposta comunale sugli immobili) a cui si devono aggiungere gli interessi maturati dopo la scadenza di pagamento degli avvisi di accertamento, pari a 71.645,03 euro.
Il provvedimento è stato emesso dall’ufficio tributi del Comune di Lucca che ha anche provveduto a formare un elenco degli evvisi di accertamento emessi principalmente nell’anno 2018, relativi a varie annualità di imposta ma principalmente all’Imu 2015, notificati ai destinatari e divenuti definitivi per mancata impugnazione e che non sono stati pagati dai contribuenti. In questo elenco, sono stati inseriti anche alcuni provvedimenti per cui le Commissioni tributarie hanno respinto i ricorsi dei contribuenti, relativi a varie annualità pregresse, e che non sono stati pagati.
L’attività di riscossione coattiva delle cartelle sarà affidata a Lucca Holding Servizi Srl (società in house del Comune di Lucca) che per questo “servizio” riceverà dalle casse di Palazzo Orsetti circa 67mila euro.