Confesercenti: “No a nuovi varchi in città”

29 agosto 2019 | 08:44
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Confesercenti: “No a nuovi varchi in città”

Scade il prossimo 7 settembre per la presentazione delle osservazioni al piano della mobilità a cui sta lavorando l’amministrazione comunale. Un piano che Confesercenti Toscana Nord sta analizzando anche se lamenta il fatto di non poter prendere visione di tutte le tavole tecniche che compongono il piano: alle associazioni di categoria, infatti, il Comune ne avrebbe inviate solo 33 delle 49 complessive.

Questo però non ha impedito di cogliere una delle principali criticità secondo Confesercenti Toscana Nord. “Stiamo parlando del progetto di due nuovi varchi telematici – spiega il coordinatore del centro storico Massimiliano Giambastiani – quello di porta Sant’Anna e quello di porta Santa Maria. Un provvedimento che va nella direzione opposta di quanto proposto dalle associazioni per favorire il commercio cittadino e che prosegue la linea di blindatura del centro storico che in questi anni non ha dato alcun frutto concreto sia per il ritorno dei residenti che per il rilancio delle attività tradizionali”.
Giambastiani si sofferma soprattutto sull’ipotesi del nuovo varco elettronico di porta Sant’Anna. “Si parla in questo caso di fasce orarie, con la telecamera attiva nell’arco temporale dell’entrata e uscita delle scuole e in quello serale e notturno. Stiamo però parlando di una zona che in questi anni sta subendo durissimi colpi al tessuto commerciale – insiste il coordinatore centro storico di Confesercenti Lucca – a causa degli interminabili lavori alla nuova rotonda prima ed al sottopasso adesso (in questo caso si parla di un completamento ad anno nuovo). Con la conseguenza di una cancellazione della quasi totalità di stalli per la sosta che ha portato un progressivo allontanamento dei non residenti. Per quanti riguarda porta Santa Maria si vuole invece limitare l’accesso ai locali della movida, anche in questo caso penalizzando gli imprenditori”.
La conclusione di Massimiliano Giambastiani. “Ci auguriamo che queste perplessità che i commercianti attraverso le proprie associazioni hanno voluto sottolineare siano prese in considerazione dell’amministrazione comunale. Evitando, come spesso è accaduto, di fare la cosa più semplice in mancanza di idee per traffico e parcheggi: chiudere la città”.