Caos parcheggio alla stazione: “Cali costo abbonamento”

Pendolare del treno ma il parcheggio è sempre più difficile, nonostante il pagamento di un abbonamento. È la storia di Andrea, studente di 21 anni di Pieve San Paolo che, dopo alcuni mesi di disagi ha deciso di scrivere alla Metro Srl e di far conoscere il suo problema, he è comune a tanti altri pendolari.
“Da due anni e mezzo – dice – sono uno studente pendolare che segue il corso di ingegneria biomedica all’Università di Pisa. Scrivo per segnalare un disservizio oltre che un problema che da qualche mese mette in difficoltà me e sicuramente altri. Sono titolare di un abbonamento mensile al costo di 10 euro della Metro per il parcheggio accanto alla stazione di Lucca. Da qualche mese, noi titolari di questa forma di contratto, abbiamo riscontrato un drastico calo del numero di posti disponibili all’interno di tale zona di sosta dovuti dalla chiusura, per messa in sicurezza, di due edifici considerati pericolanti che si trovano all’interno del parcheggio stesso e che fino a prima di tale ordinanza offrivano un buon numero di posti macchina lungo il loro confine. La diminuzione dell’area comporta gravi difficoltà per noi pendolari dato che già in prima mattinata siamo costretti a trovare metodi alternativi di sosta visto la saturazione dei posti disponibili in molto meno tempo rispetto a ciò che accadeva quando tutta la zona risultava essere aperta ed infatti, prima di questo periodo, tale problema non si è mai verificato”.
“Lo scorso venerdì – spiega Andrea – dopo l’ultimo ritardo ad arrivare a Pisa a causa di questo disservizio, chiamo la società con la quale ho il contratto e, pur chiedendo di poter parlare con un tecnico e/o delegato dell’amministrazione ciò mi viene negato rispondendomi che le direttive “provenienti dell’alto” affermavano la non colpa della società in tale scelta essendo il provvedimento di chiusura degli edifici in comune accordo con il Comune e la società Trenitalia. Pur consapevole che l’abbonamento a tale parcheggio non garantisca per contratto la sicurezza di aver un posto per la sosta, ciò che voglio mettere in evidenza riguarda un fatto di logica che racchiude un senso economico e di rispetto nei nostri confronti; oltre a non sapere per quanto tempo tali edifici risulteranno isolati e quindi quanto questo disservizio possa andare avanti, mi chiedo come mai io titolare sia costretto a pagare mensilmente la solita cifra di 10 euro quando in realtà i posti disponibili in tale zona risultano dimezzati da tale provvedimento: mi pare giusto e razionale che in tali situazioni in un qualche modo si faccia il possibile per venire incontro e cercare di limitare il disservizio. Non lamento il fatto di non trovare più posto per parcheggiare la macchina già in prima mattinata, visto che ho accettato un contratto, ma lamento la non disponibilità ed il non intervento dopo mesi in cui tale situazione sta andando avanti della società Metro Sl che, a mio avviso, potrebbe offrire delle agevolazioni per sopperire alla situazione in cui versa la zona di parcheggio citata e che essa stessa gestisce”.
“Penso, ad esempio, ad una diminuzione del costo di tale abbonamento – prosegue le laetera – visto che effettivamente metà del parcheggio non risulta più accessibile da mesi oppure, come già accade nel mese di ottobre in cui vengono organizzati i Comics, dare la possibilità a noi titolari di poter parcheggiare nelle aree esterne lungo le mura semplicemente esponendo la tessera magnetica sul cruscotto visto che in tale situazione una parte del parcheggio non è accessibile perché vengono situati al suo interno i padiglioni per la biglietteria; di fatto ciò che avviene per i Comics è ciò che sta accadendo tutt’ora da mesi e con dimensioni anche maggiori. Inoltre, entrando nel merito di quest’ultimo fatto, mi viene in mente cosa può accadere proprio il prossimo ottobre e, se la prassi che verrà seguita sarà la solita degli anni precedenti, il parcheggio sarà decimato ancora di più rispetto ad ora cosa non concepibile ed accettabile”.
Andrea chiede dunque “di trovare una soluzione che garantisca, almeno, il rispetto che un cittadino e studente chiede al fine di poter portare avanti il suo lavoro perché trovo non corretto lasciare che le cose rimangano sempre uguali di fronte ad un effettivo problema nascondendosi dietro a responsabilità altrui e lasciar correre tempo perché sono dell’idea che tale riscontro non deve provenire da un cittadino ma devono essere le istituzioni che autonomamente si attivano ed operano per sistemare le cose ed, appunto, limitare e per quanto possibile risolvere il disservizio come accade già in maniera più che rodata e giusta per i Comics, dove tutto si attiva immediatamente e senza recare danno a chi effettivamente paga un servizio di parcheggio”.