Radioterapia sicura, importante ricerca parte da Lucca

28 ottobre 2019 | 12:44
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Radioterapia sicura, importante ricerca parte da Lucca

Nel corso di questo mese di ottobre si è tenuto a Perugia il convegno nazionale dell’Associazione italiana di radioprotezione – Airp, nel corso del quale è stato presentato dall’azienda Usl Toscana nord ovest un lavoro sull’interconfronto di rivelatori per neutroni in radioterapia.

Questa ricerca, promossa dall’unità operativa complessa di fisica sanitaria area nord diretta dal dottor Alessandro Tofani nell’ambito delle azioni rivolte alla sicurezza di operatori e pazienti in radioterapia, ha visto la collaborazione dell’istituto nazionale di fisica nucleare – sezione di Pisa, del Politecnico di Milano, del dipartimento di ingegneria dell’Università di Pisa e dell’unità operativa complessa di fisica sanitaria area sud che – oltre alle proprie competenze – hanno messo a disposizione personale, apparecchiature e sorgenti radioattive.
L’attività di ricerca, che ha suscitato interesse a livello nazionale, è stata approfondita all’ospedale San Luca di Lucca dal dottor Lucio Alticozzi (specializzando) ed i risultati ottenuti consentiranno di allineare le misure effettuate dai rivelatori di neutroni che sono utilizzati in ambito ospedaliero. Questo permetterà da un lato di valutare l’efficacia delle barriere protettive per i lavoratori esposti e dall’altro di analizzare il contributo alla dose assorbita dai pazienti sottoposti a trattamenti radioterapici, con la possibilità di introdurre importanti miglioramenti nell’utilizzo di strumenti complessi che consentono di effettuare terapie di grande rilevanza per la popolazione.
Grazie a questo studio le misure effettuate in un qualunque ospedale dell’area vasta nord ovest potranno infatti essere opportunamente corrette e rapportate a quelle di uno strumento di riferimento calibrato secondo le norme di buona tecnica. Si tratta di una conferma di come azioni rivolte alla sicurezza di operatori e pazienti possano tradursi in risultati scientifici interessanti e siano in grado di catalizzare l’attenzione e la collaborazione di enti di ricerca nazionali.