
Mondi/New Worlds questo il tema dell’edizione 2019 di Photolux, la biennale dedicata alla fotografia curata da Enrico Stefanelli che – dal 16 novembre all’8 dicembre – porta a Lucca oltre 20 mostre dedicate ai più importanti eventi del Novecento, alle rivoluzioni dell’uomo e al suo desiderio di superare limiti, ostacoli e barriere.
Una biennale internazionale, dunque, che ruota intorno ai grandi sconvolgimenti, umani e politici, del ventesimo secolo. Nasce di qui l’oggetto di Magnum Revolution, la mostra che racconta i conflitti e le rivoluzioni documentate dai fotografi dell’agenzia Magnum Photos negli ultimi 65 anni. Dalle vicende più attuali dell’era di Twitter, che hanno iniziato a scuotere il mondo arabo nel 2011, per concludersi al culmine della Guerra Fredda con la rivolta ungherese del 1956: uno scioccante promemoria di quanto il mondo si sia trasformato nel tempo di una vita umana e al tempo stesso quanto non lo abbia fatto.
La mostra The April Theses di Davide Monteleone, curata da Enrico Stefanelli, ricostruisce attraverso la vita di Lenin nelle due settimane che precedettero la Rivoluzione d’ottobre. Monteleone, a partire da documenti d’archivio e fondamentali testi storici, mette insieme paesaggi contemporanei, foto d’archivio e autoritratti. Un repertorio che conduce il visitatore in un viaggio reale, ma dai toni epici, nella Russia di cento anni fa, ormai prossima ad un cambiamento epocale.
Stessa collocazione geografica, ma un secolo dopo, per la mostra di Dmitry Marcov #DRAFT curata da Nicolas Havette. Un uso consapevole della fotografia e un flusso continuo di immagini nel tentativo di ritrarre settori sottorappresentati della società russa. Questo l’obiettivo dell’autore che si pone alla continua ricerca del proprio posto nel mondo con un repertorio di immagini potenti, capaci di coinvolgere lo spettatore. Documentare la sua vita, dopotutto, è la cifra della quotidianità artistica di Dimitri Markov che, ogni giorno, condivide i suoi scatti su Instagram con milioni di followers.
Una gioia contagiosa fuoriesce dalle immagini della mostra ChampÚ. The Youth of La Vibora di Vincent Delbrouck, curata da Nanda van den Berg, direttore di Huis Marseille, Amsterdam. L’esposizione diventa testamento dell’indistruttibile vigore e della resilienza della gioventù cubana capace di rialzarsi per costruire un futuro migliore: le fotografie, infatti, ritraggono la vita quotidiana di un gruppo di adolescenti di un quartiere dell’Avana testimoniando l’energia vitale della Cuba odierna.
Infine, la mostra di Paulo Coqueiro, Don’t Lie To Me, curata da Alejandra Hernández Muñoz, indaga il confine tra realtà e finzione. L’intento dell’autore, è quello di immortalare il potere dell’apparenza in un Brasile afflitto da fake news e da un’opera di forte manipolazione dell’opinione pubblica.
Per il programma completo di Photolux: www.photoluxfestival.it.