Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria

26 novembre 2019 | 11:21
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Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria
Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria
Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria
Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria
Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria
Housing sociale, pronti gli alloggi all’ex carrozzeria

Cinque appartamenti nella ex carrozzeria: prosegue il risanamento della zona est della città.
Sono cinque gli alloggi realizzati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca grazie all’opera del recupero dell’immobile di via Brunero Paoli, angolo via degli Orti, acquistato nel 2017 dal Comune. Gli alloggi, ricavati in quella che è stata per anni una carrozzeria, che al momento dell’acquisto si presentava come un vero e proprio rudere, sono adesso destinati ad essere concessi in locazione a canone calmierato a soggetti vagliati dalla Fondazione Casa Lucca, in virtù del protocollo d’interesse in materia di housing sociale stipulato nel 2010 tra Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Provincia di Lucca.

Il risultato dei lavori di recupero in via Brunero Paoli, angolo via degli Orti, è stato presentato questa mattina (26 novembre) da Marcello Bertocchini e Maria Teresa Perelli, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Crl nel corso di un sopralluogo guidato da Franco Mungai, responsabile tecnico e vicedirettore della Fondazione Crl, con Angelo Paladini, tecnico di gestione degli immobili della Fondazione Crl, Andrea Guazzelli e Andrea Di Grazia, tecnici della Fondazione Crl, Davide Giangrandi, ingegnere dello studio Archimede.
Quando è entrata in possesso della Fondazione Crl, l’ex carrozzeria si trovava in condizioni rovinose, né più né meno, di un edificio demolito.
Risultavano in piedi, infatti, solo i muri perimetrali, mentre all’interno erano nati spontaneamente addirittura alberi e sterpaglie. Il progetto è stato elaborato dallo Studio Archimede di Lucca, in accordo con la Soprintendenza e con i tecnici comunali, secondo una linea operativa molto conservativa di ciò che è rimasto, in virtù del fatto che si trattava di un immobile inventariato.
Nel recupero effettuato mediante l’adeguamento sismico, è stata realizzata all’interno dei muri perimetrali una struttura in acciaio completamente indipendente dalle murature perimetrali, ma, pur prestando particolare attenzione al contenimento dei consumi energetici, la Fondazione non è riuscita ad ottenere la classe più elevata poiché non è stato possibile installare pannelli solari sulla copertura. “Ogni appartamento – spiega Angelo Paladini – è comunque dotato di riscaldamento a pavimento ed è predisposto per il condizionamento, se l’inquilino vorrà poi installarlo. Gli appartamenti vengono consegnati con la cucina, mentre al resto degli arredi provvederanno gli inquilini”.
L’investimento complessivo, compreso l’acquisto per 240mila euro, oltre agli oneri fiscali, è stato circa 2 milioni di euro. Un’operazione che si è tradotta con la realizzazione di cinque appartamenti di cui sarà possibile usufruire a canone calmierato, ma anche con la concretizzazione di un tassello ulteriore al risanamento ed al recupero della parte est della città, avviato nel 2013 con l’imponente restauro e recupero funzionale del complesso conventuale di San Francesco, interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nell’ottica di un più ampio progetto di riqualificazione e recupero di alcune tra le più importanti aree monumentali cittadine.
L’immobile è corredato di un vano scala e disimpegni comuni per circa 100 metri quadri, oltre ad una resede esterna ad uso giardino e parcheggio di 795 metri quadri.

Gli alloggi in via Brunero Paoli: alloggio 1 piano-terra est, superficie commerciale 91,46 mq – canone di locazione mensile 592,83 euro; alloggio 2 piano-terra centrale, superficie commerciale 103,26 mq – canone di locazione mensile 669,33 euro; alloggio 3 piano-terra ovest, superficie commerciale 77,67 mq – canone di locazione mensile 503,50 euro; alloggio 4 piano primo est, superficie commerciale 78,97 mq – canone di locazione mensile 528,33 euro; alloggio 5 piano primo ovest, superficie commerciale 62,89 mq – canone di locazione mensile 427,25 euro.
“Questi appartamenti – spiega il presidente Marcello Bertocchini- sono un tassello che va ad aggiungersi al protocollo housing e contribuisce al risanamento della zona est della città. Al momento sono già state presentate 16 domande per questi alloggi, e 5 di queste sono già state individuate, probabilmente già per la metà dicembre dovrebbe essere rilasciata l’agibilità. Speriamo di consegnare le chiavi il prima possibile così che gli inquilini possano iniziare a sistemarsi negli appartamenti. I contratti hanno la formula 3+2 ma l’inquilini possono decidere anche di lasciarla prima della scadenza dei contratti. Al termine dei 5 anni, se gli inquilini continuano a rispettare i requisiti richiesti del bando, possono continuare ad occupare l’appartamento”.

L’housing sociale Nel dicembre 2010 fu sottoscritto un Protocollo d’intesa fra Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Casa Lucca, che fissava le linee-guida per il superamento dei problemi connessi all’emergenza abitativa in provincia di Lucca, attraverso un’offerta adeguata di abitazioni a canoni sostenibili per venire incontro alle nuove esigenze della popolazione. Il progetto era diretto a realizzare una vera e propria rete di sostegno sociale sul fronte abitativo per aiutare le famiglie e i singoli che, pur avendo una fonte di reddito, non possono permettersi l’affitto di un alloggio a canoni di mercato. L’emergenza abitativa in provincia di Lucca è infatti più diffusa di quanto si pensi e il fenomeno si è fortemente acuito con la crisi economica in corso da anni.
Il Protocollo d’intesa prevedeva l’acquisto e la ristrutturazione di circa 100 alloggi nei Comuni della provincia di Lucca che hanno aderito a Fondazione Casa Lucca, di cui circa 50 da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, attingendo prevalentemente all’invenduto, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio Regionale della Toscana, con vincolo di destinazione alla locazione a canone sostenibile per 25 anni.
È stata accordata la preferenza a complessi immobiliari interi, ovvero ad alloggi concentrati in unico fabbricato, al fine di limitare il numero dei condomini e controllare più agevolmente il corretto uso degli alloggi stessi da parte degli occupanti; sono stati preferiti inoltre immobili liberi e immediatamente utilizzabili e che, per caratteristiche e posizione, fossero in grado di assicurare nel tempo la conservazione o meglio l’incremento del valore del bene.
Nel corso del 2011 furono acquistati 35 alloggi, di cui 2 a Dezza, nel Comune di Borgo a Mozzano, 3 a Mologno, nel Comune di Barga, 12 a San Donato, nel Comune di Lucca, 8 in località “ai Fanucchi”, nel Comune di Porcari, 10 a Lammari, nel Comune di Capannori, per un investimento complessivo, oneri fiscali inclusi, di circa 5,8 milioni di euro. Nel corso del 2012, a completamento del progetto, furono acquistati ulteriori 10 alloggi nel Comune di Massarosa, nell’ambito di un complesso immobiliare ottenuto dalla riqualificazione di un vecchio complesso industriale, e gli ultimi 8 appartamenti nel Comune di Lucca, località Picciorana, con un ulteriore investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, che hanno portato la consistenza totale a 53 alloggi per un investimento complessivo di circa 9,8 milioni di euro.
Grazie a questo investimento e in virtù del vincolo di 25 anni rispetto al canone sostenibile, la Fondazione Crl ottenne dalla Regione Toscana un contributo pari al 48% del valore medio per metro quadrato rilevato dall’Osservatorio di mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia del territorio per i fabbricati. Un contributo di 4.086.044 di euro, determinato sulla base dell’investimento complessivo della Fondazione Cassa di Risparmio, di cui la stessa ha chiesto ed ottenuto il riconoscimento direttamente a favore della Fondazione Casa Lucca, che lo ha utilizzato per la realizzazione o ristrutturazione di ulteriori alloggi da destinare alla locazione a canone sostenibile, al co-housing e alla conduzione transitoria.
Nel corso del 2015 Fondazione Casa Lucca ha completato il progetto e dato continuità alla propria attività procedendo:
alla gestione e manutenzione del compendio immobiliare denominato La Ficaia, situato nel Comune di Massarosa, acquistato nel 2014, che vedeva già presenti al suo interno 9 alloggi destinati all’emergenza abitativa; all’attivazione e gestione del servizio di co-housing nei Locali della Misericordia di Lucca, che ad oggi vede 5 ambienti locati e l’organizzazione di giornate promozionali periodiche all’interno della struttura; al completamento e all’assegnazione di 10 alloggi transitori, di cui 5 situati nel Comune di Massarosa, inaugurati nel novembre 2015 e 5 nel Comune di Pieve Fosciana, inaugurati nel gennaio 2016; alla ristrutturazione della casa padronale situata all’interno della Ficaia; alla gestione del patrimonio abitativo a propria disposizione e all’accompagnamento/mediazione dei molti nuclei familiari che si trovano in difficoltà per la mancanza di un alloggio.
L’operazione di Housing sociale non prevede utilizzo di nuovo suolo e consente una distribuzione delle abitazioni a macchia di leopardo su tutto il territorio provinciale; una distribuzione che, da una parte, evita di creare sacche di disagio e, dall’altra, concorre ad un’integrazione più serena delle famiglie all’interno della comunità.
Al 31 dicembre 20198, dei 53 appartamenti complessivamente acquistati dalla Fondazione, 50 sono locati, mediante stipula di regolare contratto, ai nuclei familiari individuati attraverso la selezione realizzata mediante appositi bandi emanati dalle amministrazioni comunali aderenti al progetto. Gli appartamenti ospitano in totale 140 persone. I restanti 3 appartamenti, sfitti a fine 2018, saranno concessi in locazione non appena saranno stati individuati i nuclei familiari aventi diritto. I canoni incassati nel 2018 ammontano complessivamente a 216.677 euro.

Gloria Congiu