Lucca fa squadra contro il cyberbullismo

29 novembre 2019 | 13:28
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Lucca fa squadra contro il cyberbullismo
Lucca fa squadra contro il cyberbullismo
Lucca fa squadra contro il cyberbullismo

“Fare squadra contro il cyberbullismo”: nei giorni scorsi a Lucca si è parlato di regole di comportamento sociale e strumenti di prevenzione.
Si è svolto mercoledì 27 scorso, nell’auditorium di San Romano a Lucca, il convegno Cyberbullismo e web reputation, organizzato dalla commissione pari opportunità del Comune di Lucca, in collaborazione con l’ordine degli avvocati e l’ordine degli assistenti sociali, con la partecipazione anche del consultorio giovani della Piana di Lucca (azienda usl Toscana nord ovest). L’incontro ha permesso di approfondire i comportamenti che determinano il “bullismo digitale” e ha fornito gli strumenti disponibili per controllare il fenomeno, proteggendo la propria reputazione.

Il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, nel suo intervento, ha sottolineato il valore della comunità come luogo di valori forti e condivisi; Katia Abbracciavento dell’ufficio scolastico territoriale ha citato il protocollo da poco stipulato tra coloro che intervengono nelle azioni di contrasto al bullismo a partire dalle scuole; l’assessora Ilaria Vietina ha ricordato il profondo impegno nelle politiche educative volte allo sviluppo di una cultura di conoscenza, rispetto e inclusione; la presidente della commissione pari opportunità del Comune di Lucca, Cristiana Dell’Arsina, ha illustrato l’impegno sul territorio della commissione. A portare il suo saluto è intervenuta anche la presidente dell’ordine degli avvocati.
Il convegno è entrato nel vivo con una serie di interventi che sono serviti ad approfondire i profili giuridici, educativi, sociali e psicologici legati al cyberbullismo. Simona Petrozzi, web reputation specialist e titolare di Siro consultoring social intelligence & reputation online, ha illustrato le azioni intraprese sul territorio nazionale per la tutela ma anche per l’educazione sulla web reputation, sottolineando quanto la reputazione online sia importante e la sua lesione provochi effetti anche molto gravi.
La rete non dimentica, non perdona ed è virale. Per intervenire occorre un approccio a sistemico e in Siro è presente un team multidisciplinare composto da ingegneri, informatici, psicologi, social media manager e altre figure professionali a seconda della necessità specifica. Patrizia Fistesmaire, psicologa e responsabile delle attività consultoriali della Piana di Lucca, ha ricordato che “la reputazione è un costrutto che incide nell’identità a livello profondo e rappresenta la credibilità che un giovane ha a partire dal gruppo di riferimento. Quindi, è fondamentale investire nell’educazione delle bambine e dei bambini fin dalla nascita. Solo intervenendo in modo precoce, e attraverso le fasi evolutive, si può incidere sui meccanismi di sviluppo del sé e sulla capacità di autoprotezione.
Raffaele Focarli, giudice onorario tribunale dei minorenni di Roma, ha invitato a una riflessione più ampia sui valori pedagogici e sulla centralità dei giovani nella sfida educativa. Ha anche presentato la sua ultima pubblicazione: Ai bambini non si raccontano bugie: guida educativa per bambini e adolescenti (edizione Amarganta). Ha illustrato il valore profondo dell’educazione come strumento di analisi e intervento, citando l’importanza di affinare i dispositivi di lettura e intervento nella scuola, ma anche nel mondo delle istituzioni. Francesco Gambato Spisani, consigliere di Stato, sesta sezione giurisdizionale, ha trattato in modo esaustivo il tema della responsabilità dei dirigenti scolastici alla luce della recente normativa e ha risposto, puntualmente, alle domande dei docenti rispetto alle declinazioni della legge, insistendo nelle dimensioni preventive oltre che sugli adempimenti.
All’incontro erano presenti anche Olivia Stanzani e Angelica Frulli del centro di ascolto della Regione Toscana, che sta mettendo a punto un nuovo servizio di accoglienza e presa in carico del bullismo e del cyberbullismo, in sinergia con le direzioni delle aziende sanitarie Toscane a partire dai consultori adolescenti & giovani e dalle reti territoriali che si occupano dell’adolescenza.
Al termine dell’incontro è stata evidenziata da tutti i presenti la necessità di approfondire la tematica, molto attuale, soprattutto con l’obiettivo di stabilire sinergie operative di collaborazione tra tutti coloro che, da ogni punto della rete, hanno a che fare con il fenomeno.
Perché solo una squadra può fronteggiare la complessità del bullismo, anche nelle dimensioni tecnologiche, ma, soprattutto, nei rapporti tra i giovani alle prese con una grande sfida evolutiva, che è l’adolescenza.