Pronto soccorso, l’Asl al consulente: “Tempi d’attesa ridotti”

L’uomo denunciando disservizi aveva proposto un piano per risolvere i disagi
Da consulente che riteneva di aver subito un disservizio al pronto soccorso del San Luca, si era anche offerto di studiare un piano per ridurre i tempi d’attesa. L’Asl, tuttavia, corregge il signor Pace, sostenendo che il suo caso è stato gestito “in modo appropriato e non risultano reinserimenti di esami”.
“Si fa presente – recita una nota dell’Asl – che l’utente si è recato in pronto soccorso per un trauma di due giorniprima che poteva essere gestito in altra maniera sul territorio, come ammette egli stesso visto che nella lettera evidenzia di ‘aver cercato inutilmente per due ore di mettersi in contatto con il medico di famiglia’”.
Il cittadino dice anche di essersi recato in Pronto Soccorso “per fare alcuni esami avendo fatto un incidente non grave”.
“Si ricorda – riprende l’Asl – che questa struttura è dedicata alle emergenze e alle urgenze sanitarie e non è la struttura nella quale approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici. Gli interventi di pronto soccorso si riferiscono ad eventi o traumi acuti, che si sono verificati non oltre le 6 ore precedenti all’accesso al Pronto Soccorso e che non possono essere risolti dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta, dalla guardia medica o dagli ambulatori specialistici. Questo per quanto riguarda il caso specifico”.
“Per ciò che concerne aspetti più generali – si legge ancora in una nota -, l’Asl si limita a ribadire che i dati dell’ultimo anno hanno evidenziato importanti miglioramenti nell’attività del pronto soccorso di Lucca, nonostante l’ormai nota difficoltà a reperire medici in questo settore. La presenza del vigilante, ritenuta dall’utente un fallimento, rappresenta infine una sicurezza in più per i cittadini e per gli utenti, considerati anche gli eventi sempre più frequenti nelle cronache”.