Medico sospeso, la Asl: “Nel post offese dirette e personali”

L’azienda chiarisce ancora sul caso Trivella: “Il primario si è scusato pubblicamente”
In merito alla sanzione disciplinare applicata al primario di oculistica dell’ospedale San Luca, il dottor Fausto Trivella, l’Asl Toscana nord ovestinterviene ancora.
“Si tratta di una normale prassi ‘tecnica’ – si legge in una nota ufficiale – tutela dell’immagine aziendale ma soprattutto dei professionisti che vi lavorano e della stessa cittadinanza”. L’azienda sanitaria ha sospeso il medico dall’esercizio per 45 giorni. Una sanzione che Trivella ha scelto di commutare in una pena pecuniaria di oltre 5mila euro, che pagherà per continuare a lavorare senza interruzioni.
“A differenza di coloro che si stanno esprimendo sulla questione senza aver letto quanto pubblicato dal medico su Facebook, il collegio disciplinare dell’Asl, che è organismo terzo ed indipendente dalla direzione aziendale, ha preso in esame il testo diffuso sui social ed ha ritenuto che la pubblicazione avesse ben poco a che fare con il diritto di critica – dice l’azienda – Nel post non venivano infatti citati il tema delle liste d’attesa od altri argomenti di carattere organizzativo ma erano presenti offese dirette e personali a ciascun componente della direzione aziendale e ad altri operatori dell’Asl, semplici colleghi medici. Questo non è ovviamente accettabile e una condotta del genere, per di più portata avanti da un alto dirigente dell’Asl (il direttore di unità operativa complessa è l’incarico professionale più importante ambito sanitario), sarebbe stata sicuramente sanzionata, forse anche in maniera più pesante, in qualsiasi altra azienda pubblica e privata”.
“I provvedimenti disciplinari non hanno inoltre – continua – alcuno scopo intimidatorio o dissuasivo ma vogliono semplicemente richiamare al rispetto dei doveri di lealtà a cui ogni dipendente pubblico è tenuto e di perseguire ogni comportamento che si ponga in contrasto con i principi del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici. In ogni azienda, infatti, è fondamentale che vengano seguite alcune regole basilari, anche a tutela di tutti quegli operatori che giornalmente lavorano con impegno e professionalità e si comportano sempre in maniera corretta. D’altra parte, lo stesso medico si è reso conto della gravità del suo errore visto che si è scusato pubblicamente ed ha poi ha accettato la sanzione proposta dal collegio disciplinare”.
“L’azienda ha intanto ricevuto la richiesta di trasformare la sospensione dal servizio (prevista per ogni attività, istituzionale e non) in una sanzione pecuniaria e fornirà quanto prima ai legali del primario una risposta nel merito. Qualunque lettura politica della vicenda – conclude l’Asl – è estranea a quanto contestato e messa in atto solo con evidenti intenti strumentali, quindi a prescindere dai fatti e dall’oggetto del provvedimento disciplinare”.