Un residente: “No alle isole fuori terra in Corte del Pesce”

Lettera alla Soprintendenza in vista della ‘rivoluzione’ della raccolta dei rifiuti in centro storico
No alle nuove isole fuori terra in Corte del Pesce. A chiederlo, rivolgendosi anche alla Soprintendenza, è un residente della corte in centro storico.
“Le isole ecologiche – scrive rivolgendosi alla Soprintendenza – sono composte ciascuna da cinque cassonetti di grandi dimensioni, come previsto dal nuovo piano della raccolta differenziata dei rifiuti di recente approvato per il centro storico di Lucca, e avallato dai vostri uffici. Il piano prevede, nello specifico, che le isole vengano collocate inspiegabilmente all’interno di corti storiche, le quali caratterizzano la nostra città e furono il nucleo commerciale e sociale da cui si originò il tessuto di relazioni che hanno fatto grande Lucca nel corso dei secoli”.
“La corte – ricorda il residente – è stata scelta per il posizionamento delle isole risale al 1200, e fu luogo del primo mercato del pesce di Lucca. È una delle corti storiche che insistono su piazza San Michele in Foro, rientra nei percorsi turistici che attraversano la città, e vede flussi costanti di turisti che sostano al suo interno per goderne la bellezza e apprezzarne la valenza storica”.
“La Corte del Pesce, tra l’altro, vede la presenza al suo interno degli armadi Enel, che, installati in prossimità di un ciborio del Cinquecento e di una edicola in pietra del Settecento sul lato di via Pescheria (ormai lasciati in balia dello scorrere del tempo senza alcuna manutenzione) – prosegue il residente – già la deturpano e violano. Inoltre, in passato la corte è stata teatro di un incendio originatosi dai cassonetti a suo tempo presenti, prima dell’inizio della raccolta differenziata, segno della potenziale pericolosità della collocazione scelta per il nuovo sostena di raccolta”.
“Vogliamo porre alla vostra attenzione – conclude rivolgendosi alla Soprintendenza – la situazione di degrado che già sta sperimentando, fiducioso in una vostra pronta e incisiva risposta per la valorizzazione e la tutela dei beni storici e architettonici della nostra città”.