Coronavirus, associazioni di categoria in Comune: “Aiuti e sgravi, ma soprattutto informazione corretta e capillare”

I rappresentanti di industriali, commercianti e artigiani espongono le difficoltà all’amministrazione in vista della stagione turistica
Un incontro interlocutorio ma in cui si sono messe sul piatto tutte le richieste delle associazioni di categoria per far fronte alle difficoltà che l’emergenza coronavirus sta portando anche all’economia locale.
È quello che si è tenuto questa sera (2 marzo) a Palazzo Orsetti fra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Alessandro Tambellini, dall’assessore alle attività produttive Valentina Mercanti, dall’assessore alla cultura e allo sport Stefano Ragghianti e dalle consigliere Cristina Petretti e Chiara Martini e i massimi rappresentanti delle associazioni di categoria.
Ciascuna delle sigle ha espresso le difficoltà del settore e ha elencato le richieste alle istituzioni declinate su più piani: quello nazionale, con le richieste al governo di estendere le previsioni del decreto per le zone rosse anche alle altre regioni; quello locale, con la richiesta di intervenire su tasse e tariffe.
Infine il tema più sentito, quello della comunicazione. L’interesse comune, dell’amministrazione e delle associazioni, è quella di una comunicazione dell’epidemia di coronavirus precisa e non allarmistica, che faccia capire soprattutto ai potenziali turisti stranieri come quella in corso sia una situazione da monitorare ma non certo drammatica. E che visitare le città e i paesi della Toscana non comporta alcun rischio dal punto di vista sanitario.
Fra le categorie economiche lucchesi erano presenti Confcommercio e le sue articolazioni, Confesercenti, Confartigianato, Cna, guide turistiche. Presenti anche Paolo Benedetti per la Provincia e Roberto Camisi per la di Camera di Commercio.
“La vita, il tempo libero, gli spettacoli, lo sport, le fiere il turismo devono andare avanti. Non possiamo farci prendere dall’emotività o peggio da paure irrazionali, il nuovo coronavirus rischia di fare i danni più gravi non alle persone ma all’economia e in particolare a quella italiana – ha affermato il sindaco Alessandro Tambellini – La situazione è sotto controllo gli enti locali si coordinano strettamente con l’autorità sanitaria e con il governo; non possiamo cedere all’irrazionalità, i nostri provvedimenti si baseranno su evidenze scientifiche e strategie condivise”.
“Il governo e la Regione Toscana – prosegue il sindaco – hanno dettato delle linee chiare che escludono la nostra regione da chiusure e misure precauzionali straordinarie, i casi scoperti in Toscana sono monitorati e prontamente isolati, è sufficiente quindi seguire le precauzioni generali di igiene personale e buon senso consigliati dalle Asl. Il Comune di Lucca non prenderà nessuna iniziativa autonoma e conferma il proprio calendario di eventi, esorta tutti i privati a fare altrettanto, invita cittadini, turisti e viaggiatori a non rinunciare ai propri programmi. La città è aperta e accogliente come sempre. Per questo siamo particolarmente soddisfatti di confermare i prossimi appuntamenti fieristici e culturali”.
“Il Comune non è immune da questo trend negativo – hanno affermato gli assessori Mercanti e Ragghianti – se questa situazione perdurerà anche il bilancio dell’ente potrebbe trovarsi in difficoltà. Detto questo siamo a lavoro da giorni per individuare una strategia condivisa che ci permetta di agevolare e favorire le attività imprenditoriali e turismo a livello locale e diffondere fiducia e normalità di cui c’è un estremo bisogno. Il calendario Vivi Lucca resta confermato e chi vorrà spostare senza giustificazioni dovrà confrontarsi con noi. Ci coordineremo con altri ambiti turistici per unire le forze anche sulla promozione”.