Vcs: “Isole fuori terra attivate senza un regolamento”

7 marzo 2020 | 15:54
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Vcs: “Isole fuori terra attivate senza un regolamento”

Il comitato: “Alcuni cassonetti già spariti: chi lo ha deciso?”

“Come previsto la incompatibilità dei cassonetti con la realtà del centro storico sta venendo a galla nel modo dirompente che avevamo immaginato”. Lo dice il comitato Vivere il centro storico che passa ancora all’attacco.

“Per adesso – si afferma in una nota – parliamo di ubicazione e di oltraggio al decoro, per poi passare, anche se ci auguriamo di sbagliare, alla seconda fase di reclami dovuti all’ accatastamento dei rifiuti al di fuori dei bidoni”.

“Ormai siamo a ridosso della data di inaugurazione del servizio e quindi possiamo pensare che i cassonetti posizionati sono quelli definitivi per numero e ubicazione. Confrontando la posizione dei cassonetti pubblicata sul sito di Sistema Ambiente con quella sotto gli occhi di tutti, notiamo la mancanza di alcuni di questi”.

“Cosa vuol dire ciò? Forse – va avanti Vcs – vuol dire che, siccome i cassonetti sono una schifezza, qualcuno ha avuto la capacità di protestare sui giornali, oppure farsi rappresentare dall’ amico assessore o dall’ amico consigliere e per questo motivo è stato risparmiato dalla schifezza?”.

“Il fatto che non si può realizzare un progetto di questa portata senza l’apposito regolamento previsto dalla legge è stato scritto al sindaco, al dirigente, alla Asl il 9 febbraio 2016 e poi a tutti i consiglieri comunali il 3 ottobre 2016 – spiega il comitato -. In quelle occasioni sono stati allegati anche i regolamenti di Empoli, Pisa e Livorno dove sono state previste le distanze minime dalle porte e dalle finestre. Purtroppo a Lucca questo regolamento non è mai stato fatto e si vedono cassonetti posizionati a pochi centimetri dalle finestre con il massimo disprezzo di chi, dietro quelle finestre, ci vive o ci lavora”.

“Questi sfortunati non potranno rifarsi ad un regolamento che non esiste e quindi – va avanti Vcs – avranno quattro possibilità: rivolgersi ai santi in Paradiso, cercare di provocare clamore sui giornali, rivolgersi ad una avvocato per una difficile e costosa causa legale che dovrà basarsi sul Codice Civile, oppure accettare con rassegnazione i rifiuti sotto la finestra. Non ci sembra il modo più giusto e più imparziale di operare per una pubblica amministrazione”.