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Morto il presidente dell’Ordine dei medici di Varese, Quiriconi: “Tanta rabbia”

12 marzo 2020 | 16:44
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Morto il presidente dell’Ordine dei medici di Varese, Quiriconi: “Tanta rabbia”

Il numero uno dei medici lucchesi: “Speriamo che si tratti di un caso isolato”

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Lucca, Umberto Quiriconi, commemora il collega Roberto Stella, medico di medicina generale e presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, deceduto a causa del coronavirus: “La scomparsa all’età di 67 anni, ad opera del coronavirus e in piena salute, del dottor  Roberto Stella, medico di famiglia, presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, responsabile nazionale per la Formazione della federazione nazionale medici chirurghi e odontoiatri, rappresenta per la categoria un fatto di inaudita tristezza”.

“La morte del dottor Stella, primo medico di medicina generale caduto sul campo in questa epidemia, grida vendetta contro la crudeltà di un morbo che ci ha strappato una delle menti più illuminate, oneste e preparate del mondo medico italiano – dice Quiriconi – Vendetta, poi, perché tale perdita è la diretta, palese conseguenza di una modalità di lavoro che, così com’è impostata attualmente, pone più di ogni altro il medico a rischio di contagio, per di più privo di difese nei confronti dell’agente patogeno”.

“Questo evento luttuoso evoca anche rabbia verso una politica che si è mossa in ritardo e con decisioni discutibili dopo anni di tagli indiscriminati – dice il presidente – rabbia verso le opinioni contraddittorie di sedicenti esperti, rabbia verso un’amministrazione sanitaria che non offre mezzi di protezione adeguata ai suoi professionisti, territoriali ed ospedalieri, che si sentono inascoltati e per niente coinvolti nelle decisioni in questa lotta ad armi impari, nonché gettati allo sbaraglio a combattere una vera e propria guerra contro un nemico sfuggente senza le risorse necessarie e con direttive imprecise, equivoche e talora inattuabili”.

“Ci auguriamo che la scomparsa del dottor Stella rappresenti un fenomeno isolato altrimenti potrebbero verificarsi altri analoghi eventi che porterebbero ad una gravissima compromissione dell’assistenza sanitaria territoriale.
Analoghe considerazioni vanno fatte per il comparto ospedaliero, pronto soccorso e rianimazione in primis, ma naturalmente anche gli altri reparti; giova ricordare – conclude Umberto Quiriconi – che se si ammala un medico, così come qualsiasi altro membro dell’equipe, chiude (quando va bene) un’intera unità operativa con ripercussioni a cascata non solo su tutto l’ospedale, ma anche su quelli limitrofi con conseguenze inimmaginabili”.

“Ringrazio inoltre – dice il presidentei colleghi medici che stanno lavorando in questo difficilissimo frangente”.