Raccolta fondi per la terapia intensiva, contributi da quasi 450 cittadini

Il promotore Sarti Magi: “Il denaro sarà speso per l’acquisto di protezioni per il personale”
“Quasi 450 cittadine e cittadini hanno partecipato a questo grande progetto. Ognuno di loro ha dedicato una piccola parte di loro stessi, per costruire un progetto solidale e comune”. Lo dice Michele Sarti Magi, promotore di una raccolta fondi per la terapia intensiva dell’ospedale San Luca.
“A loro – prosegue – va il mio più totale e sincero ringraziamento, perché, in un momento come questo, è doveroso pensare alla collettività. Abbiamo raggiunto la somma di quasi 16.000 euro, un grande successo per tutti. Questa battaglia si combatte nei corridoi delle terapie intensive, grazie alle tante infermiere e infermieri, dottoresse e dottori, operatori socio sanitari, personale tecnico, volontarie e volontari. Oltre ad essere eroi, sono patrioti, come ha giustamente ricordato ieri sera il premier Giuseppe Conte, intervistato sul Canale 9″.
“Ci tengo a precisare – aggiunge Sarti Magi – che i soldi raccolti non andranno direttamente sul conto bancario dell’Asl Toscana Nord Ovest, ma saranno utilizzati dal sottoscritto per l’acquisto di mascherine, tute protettive, caschi, copriscarpe, disinfettanti, guanti e vari dpi sanitari. E’ questo che manca e lo scopo della raccolta è aiutare. Se i soldi andassero sul conto dell’Asl, si andrebbe sicuramente a incorrere nella tanto odiata burocrazia, protagonista, oggi, di tante situazioni. Evitare la strada burocratica, cosa che mi è stata richiesta direttamente dal personale sanitario, consentirà all’ospedale di ricevere, per mano mia, tutto il materiale raccolto, più velocemente e in maniera diretta”.
“Tutto questo – spiega Sarti Magi – avverrà con la massima trasparenza nei confronti di tutti. Sui miei social posterò, dettagliatamente e precisamente, documenti e ricevute che certificano la veridicità di quanto da me detto e fatto. Sarà tutto documentato e documentabile, nel rispetto di tutti. Attualmente i soldi sono sempre sulla piattaforma, poiché stanno verificando tutti i documenti personali e bancari che ho loro mandato. E’ il processo burocratico necessario per sbloccare i fondi, non lo si può evitare. Grazie ancora ai tanti partecipanti, e un grazie sentito a tutto il personale sanitario, scientifico, politico e tecnico, che sta combattendo questo brutto male”.