Oltre la pandemia: trattati 5 casi di infarto in 48 ore al San Luca

Il lavoro dell’ospedale continua a ritmi serrati anche nell’area no Covid, dalla cardiologia al pronto soccorso
Non solo Covid-19. Al San Luca va avanti con costanza e dedizione anche il lavoro della cardiologia, segno che l’assistenza continua nell’efficienza anche dopo la necessaria rimodulazione e riorganizzazione dei servizi e della struttura ospedaliera stessa per fronteggiare la pandemia.
In sole 48 ore sono stati trattati in emergenza per infarto 5 pazienti con angioplastica coronarica e adesso sono in buone condizioni di salute.
“Siamo stati tra i primi – sottolinea Francesco Maria Bovenzi, direttore della cardiologia ed emodinamica del San Luca – ad organizzare, con la direzione di presidio e con i miei colleghi cardiologi, gli infermieri di sala e i tecnici di radiologia un nostro modello di lavoro che ci permetta, nell’attuale pandemia, di garantire a tutti uniformità delle cure ed elevati standard qualitativi negli interventi”.
“Il nostro storico nemico rimane il tempo – prosegue Bovenzi – ma oggi gli si affianca un invisibile nuovo nemico. Un virus che manifesta una non elevata mortalità, ma un’altissima contagiosità e che nel 20-30 per cento dei casi ha ripercussioni cliniche sul sistema cardiovascolare. Al San Luca la nostra attenzione è massima. Le procedure adottate sono un distillato di conoscenze scientifiche, ma soprattutto di esperienza sul campo di una macchina assistenziale complessa, che dall’arrivo in pronto soccorso privilegia percorsi di sicurezza per i pazienti e non da meno per gli operatori stessi, perché nulla possa essere lasciato al caso nella lotta contro un virus dimostratosi molto insidioso”.
”L’ospedale San Luca – sottolinea Michela Maielli direttore del presidio – con questi significativi risultati conferma ancora una volta la sua capacità di piena inclusività e di gestione ottimale dell’assistenza, nella fase più critica dell’emergenza coronavirus ed anche con pazienti no Covid, che devono essere adeguatamente trattati”.
“Solo lavorando insieme – aggiunge Fabiana Frosini, direttore del pronto soccorso del San Luca – possiamo vincere le sfide che quotidianamente affrontiamo sul campo. Infatti, se il primo passo ospedaliero resta il nostro impegno responsabile vissuto per chi soffre e chiede aiuto in pronto soccorso, come in una vera corsa a staffetta il testimone è affidato a tutti gli altri servizi ben organizzati e che sono protagonisti, insieme a noi, di questi complessi percorsi”.