Ex Caserma Lorenzini, il comitato di Corso Garibaldi: “Dopo l’emergenza si prenda decisione”

10 aprile 2020 | 19:42
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Ex Caserma Lorenzini, il comitato di Corso Garibaldi: “Dopo l’emergenza si prenda decisione”

Ai dubbi sulla destinazione si aggiunge la necessità della bonifica dell’area

Futuro dell’ex caserma Lorenzini, il comitato dei residenti di Corso Garibaldi alza la voce.

“Brutta storia davvero – si legge nalla nota del comitato – quella che sta dietro all’ex caserma Lorenzini: annosa questione, motivo di continue contese tra i cittadini e l’amministrazione comunale. Da una parte, i commercianti che vogliono aprire l’area dismessa per trasformarla nell’ennesimo parcheggio; dall’altra, i residenti che la vorrebbero pulita e adibita a verde pubblico”.

“In mezzo, gli amministratori – spiegano ancora dal comitato – nel tentativo di barcamenarsi tra due fuochi la tengono chiusa da anni, usandola come discarica. Ma le ultime notizie, provenienti dalle indagini dell’Arpat, non possono passare inosservate a causa dell’attuale emergenza sanitaria Covid-19. D’altra parte, sempre di sanità pubblica si tratta. Infatti, l’Arpat riferisce che il piazzale prospiciente l’ex caserma Lorenzini è inquinato e deve essere bonificato. Qui sono stati ritrovate due cisterne interrate contenenti idrocarburi pesanti, in una concentrazione superiore alla norma, che hanno contaminato il suolo e la falda acquifera sottostante”.

“Ora appare evidente il motivo di tanta incertezza da parte del Comune – prosegue la nota – sulla destinazione dell’area e ne spiega la totale chiusura. Le cisterne inquinanti sarebbero appartenute alla vecchia caserma, quindi al ministero della difesa, a cui Regione e Comune rimandano l’onere, anche economico, della bonifica. Nell’attesa che qualcuno se ne occupi, il piazzale, accessibile solo agli amministratori, continua a essere luogo di deposito di scarti di ogni tipo e materiali indiscriminati. È evidente che oggi il corona-virus costituisca la necessaria priorità per Lucca e per il nostro Ppese e fa bene il Comune a impegnare tutte le sue forze per salvaguardare la salute dei cittadini”.

“Ma, quando l’emergenza sarà superata (speriamo presto!) – conclude il comitati – le istituzioni, locali e non, dovranno dimostrare pari sollecitudine ed energia per risolvere questo annoso problema.  Sarà compito dei cittadini ricordare all’amministrazione che indipendentemente da chi nel tempo possa aver causato tale inquinamento, oggi la stessa è responsabile della sanità pubblica del territorio che le è stato affidato”.