Tutti chiusi in casa e in poco spazio: la fotografia di Abitare

A Lucca il 18,6 per cento delle persone risiede in un’abitazione di meno di 80 metri quadri occupata da 4 persone
L’emergenza sanitaria ha costretto una buona parte delle famiglie a passare molto tempo tra le mura domestiche, modificando radicalmente le proprie abitudini sociali e il modo di vivere la casa. Ma le abitazioni dei toscani sono adeguate a fronteggiare questa situazione?Secondo l’analisi di Abitare, società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, le famiglie toscane hanno a disposizione una superficie media di 119,9 metri quadri (la media nazionale è di 117 metri quadri).
In particolare, a Lucca, il 10,8 per cento risiede in un’abitazione la cui superficie non supera i 59 metri quadri, il 30,1 per cento in un’abitazione la cui superficie non supera i 79 metri quadri, il 30,2 per cento in un’abitazione la cui superficie è uguale o superiore ai 120 metri quadri e il 18,6 per cento delle persone risiede in un’abitazione occupata da 4 persone la cui metratura è inferiore agli 80 metri quadri.
Più in generale, tra le 12 grandi città italiane sono i milanesi ad avere la minore superficie media (88 mq), seguiti dai torinesi (91 mq), dai bolognesi (96 mq) e dai genovesi (99 mq), mentre a Firenze è di 109 mq.
Al di là delle medie statistiche, il dato sulla superficie vale per tutti? Su questo la fotografia di mostra aspetti meno rosei. Secondo l’ultimo censimento Istat in Toscana, oltre un terzo (35,3 per cento) delle abitazioni toscane occupate da persone residenti è al di sotto degli 80 metri quadri e il 13 per cento non raggiunge i 60 metri quadri. Tra le province, la percentuale di case inferiori a 80 metri quadri è più alta a Livorno (45,7 per cento), Grosseto (41,7 per cento) e Firenze (38,3 per cento). Oltre un quinto delle abitazioni (21,8 per cento) occupate da più di 4 persone è inferiore a 80 metri quadri, ma con un’incidenza che arriva a ben il 31,7 per cento nella provincia di Livorno.
Abitazioni, quindi, sovraffollate: nel 2018, sempre secondo i dati dell’Istat , ben il 24 per cento dei toscani, pari a quasi 896 mila e 900 cittadini, viveva in questa condizione. Un dato comunque migliore rispetto alle regioni come le Marche (41,2 per cento), l’Umbria (37,7 per cento) e l’Abruzzo (37,4 per cento).
Ma oltre al sovraffollamento si aggiunge anche la carenza dei servizi primari e strutturali: anche se rispetto al 2013 c’è stato un significativo miglioramento, nel 2018 quasi 362mila e 500 cittadini toscani (il 9,7 per cento della popolazione) vivevano in abitazioni con problemi strutturali o di umidità.
Inoltre, ritornando al censimento del 2011, nelle abitazioni toscane occupate da persone residenti, oltre 22 mila e 500 case erano senza acqua potabile e 11mila e 600 senza acqua calda, più di 37mila e 500 non avevano un impianto di riscaldamento, in quasi 2mila si registrava l’assenza di un gabinetto e in oltre 5mila e 600 nessun impianto doccia e/o vasche da bagno.
Ultimo aspetto che in questo periodo ha un ruolo importante per le ,in quanto consente di avere un contatto con l’esterno, riguarda la presenza di balconi, terrazzi e giardini di proprietà. Se la maggior parte sono senza dubbio fortunati, nel 2019 c’era comunque il 13,4 per cento delle famiglie, pari a 221mila famiglie, che non disponeva di questi ‘benefit.