Le monete di Velia: il progetto di numismatico lucchese vince il concorso art bonus

23 aprile 2020 | 16:26
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Le monete di Velia: il progetto di numismatico lucchese vince il concorso art bonus

Giacomo Pardini insegna all’università e quest’anno è stato anche omaggiato dall’artista australiano dei Lego Classicists con un personaggio che lo raffigura

Il concorso Progetto Art bonus dell’annoha proclamato vincitore della quarta edizione il lavoroLe Monete di Elea/Velia, promosso dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino con il dipartimento di Scienze del patrimonio culturale dell’università di Salerno. Protagonista un giovane numismatico e archeologo lucchese.

Le Monete di Elea/Veliaha ricevuto il maggior numero di voti (3mila e 245 su un totale di 31mila e 250), con le preferenze espresse sui canali social e sul sito concorsoartbonus.it. Tra i coordinatori del progetto vincitore, anche il lucchese Giacomo Pardini, numismatico e archeologo che insegna all’università di Salerno che, quest’anno, è stato anche omaggiato dall’artista australiano dei Lego Classicists con un personaggio che lo raffigura. E’ stato il primo studioso dell’anno ritratto con i mattoncini.

Grazie a tutta la comunità dell’università degli Studi di Salerno e al Dispac che ci hanno sostenuto in questa bella avventura – scrive su Facebook il professor Pardini -. Grazie ai meravigliosi colleghi, RenataCantilena, Federico Carbone e Flavia Marani​, con cui ci prendiamo cura delle monete di Velia e a tutti gli studenti (Olena Vynarchuk, Giovanni de Benedictis, Salvatore Veneziano, Antonietta Tedesco, Francesco Ellepì D’Aniello, Simona Ricco e Paolo Preziuso) che con entusiasmo ci affiancano in questa impresa. Last but not least, grazie alla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino e alle colleghe Maria Tommasa Granese e Rosa Maria Vitola per l’importante e proficua collaborazione”.

Proprio l’elevato numero dei reperti monetali (circa 10mila esemplari riferibili alle diverse fasi di vita della città di Velia) e il loro precario stato di conservazione, hanno spinto la soprintendenza e l’ateneo a presentare il progetto Art Bonus, che costituisce un’assoluta novità in quanto, per la prima volta in Italia, il mecenatismo privato, in particolare la fondazione nazionale delle Comunicazioni di Roma, è intervenuto (con un’importante contributo e grazie ad un cofinanziamento del Mibact) per restaurare e in tal modo valorizzare le prime 3mila e 40 monete provenienti da una delle più importanti città della Magna Grecia. Il censimento di tutti i reperti monetali, unitamente all’intervento conservativo, ha permesso di mettere in luce l’importante eterogeneità del patrimonio monetale restituito da Velia, consentendo di implementare e/o confermare le conoscenze sulle diverse fasi di vita del sito, e di intraprendere e affinare gli studi tipologici sulle diverse serie della moneta in bronzo emesse dalla città, come ad esempio le monete con i tipi Zeus-Civetta o Atena-Tripode.

Proprio per comprendere meglio questa emissione, lo studio si è avvalso dell’ausilio di alcune tecniche di indagine proprie della ricerca archeometrica, già sperimentate dal gruppo di ricerca Unisa su alcune particolari emissioni presenti a Pompei e nell’ager vesuvianus (grazie ad un protocollo di intesa che l’università di Salerno ha stipulato con la rete Chnet dell’istituto nazionale di Fisica nucleare e alla partecipazione dei dottori Stefano Nisi, Marco Ferrante e Pier Renato Trincherini dei laboratori nazionali del Gran Sasso.

Il concorso premia ogni anno progetti realizzati attraverso l’Art bonus ed è organizzato da Ales, società responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art bonus per conto del Mibact e da Promo Pa fondazione-Lubec. I progetti in gara in questa edizione sono stati 166 (40 per cento in più rispetto allo scorso anno), con un particolare incremento delle proposte provenienti dal sud Italia.