Toelettatori, la titolare di Wash Dog scrive a Tambellini: “Dateci una mano a riaprire”

La richiesta della categoria dopo le nuove disposizioni governative in materia di aperture
La titolare del negozio Wash dog Olena Popel di Lucca invia una lettera aperta al sindaco Tambellini dopo le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte in merito al piano di riaperture, per chiedere, a nome della categoria, di trovare una soluzione. I toelettatori infatti, stando alle disposizioni governative, non rientreranno nelle attività prossime alla ripartenza.
“In merito al discorso del nostro presidente Conte, il codice ateco a noi attribuito non è nemmeno nominato dallo stesso per questo il mio store, come tutte le altre toelettature, non farà parte delle attività che apriranno né il 4 né il 18 maggio – spiega Popel -. Un toelettatore non è un parrucchiere, e non è un estetista. Ci sono cani che dopo un mese hanno il pelo così annodato da non riuscire nemmeno a camminare perché i nodi tirano dappertutto, e sotto il nodo si formano le dermatiti più fastidiose. Hanno prurito, la pelle si arrossa, diventa calda e irritata. Devono ricorrere a medicine per frenare il prurito, a pomate che comunque non eliminano la causa del fastidio. Questo non succede agli umani”.
“Questo fa parte della cura dell’animale a 360 gradi e dovrebbe essere garantito sempre, al pari del cibo – va avanti la titolare -. 1 mese e mezzo di assenza di questo servizio lo si riesce ancora ad ammortizzare, ma 3 mesi sono davvero troppi. Ci saranno tante conseguenze cui sarà difficile rimediare. Capisco che non sia semplice comprendere per chi non è del mestiere, ma inviterei tutti a rifletterci. Per non parlare poi del rischio che non corre il toelettatore, che in salone vive perennemente con mascherina e guanti (da sempre), e che riceve il cane da una persona al pari di un piumone o della busta della spesa, e lo restituisce igienizzato e più felice”.
“Stiamo chiedendo di venire ascoltati e che siano tutelati in primis gli interessi degli amici a 4 zampe – prosegue Olena Popel -. Loro non possono chiedere nulla.
Non è solo estetica, è più spesso igiene, cura, salute. Noi non diamo bellezza, ma benessere. Tutti i giorni io, come tutti i miei colleghi, cerchiamo di tranquillizzare i nostri clienti che veramente si trovano in enorme difficoltà nel gestire i loro animali domestici. Dateci una mano per riaprire. Vorrei anche tenere presente che, regioni Friuli, Emilia e Liguria abbiano accolto e recepito problema di igiene e salute degli animali e permesso le riaperture delle toelettature. Questo non è solo il mio pensiero ma mi sento portavoce di una categoria che non è stata considerata”.