Un sito per tracciare il covid19 a Lucca, sul web l’idea di 3 amici

27 aprile 2020 | 20:47
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Un sito per tracciare il covid19 a Lucca, sul web l’idea di 3 amici
Un sito per tracciare il covid19 a Lucca, sul web l’idea di 3 amici
Un sito per tracciare il covid19 a Lucca, sul web l’idea di 3 amici

Il portale aggiornato con i dati del contagio, fornisce tabelle e grafici per monitorare l’andamento dell’epidemia

Un sito per condividere con la cittadinanza le informazioni disponibili e per tenere sotto controllo l’evoluzione della pandemia nel tempo, ma anche un modo per rimanere vicini nonostante il distanziamento sociale imposto dalle norme anti-contagio, oltre che la ricerca di una speranza per il futuro. Sono questi i motivi che hanno spinto tre giovani lucchesi a realizzare un sito internet in cui sono raccolti, messi a sistema e rappresentati graficamente a scopo divulgativo i dati pubblicati giornalmente dalla Asl Toscana nord ovest relativamente a nuovi contagi, deceduti e guariti dal Covid-19.

Accedendo al link (clicca qui) l’utente atterrerà su una pagina molto semplice e funzionale, oltre che di facile comprensione, dove sono rappresentati alcuni grafici realizzati allo scopo di comprendere meglio l’evoluzione nel lungo periodo della situazione legata al Covid-19 nell’area della Toscana nord ovest che riunisce le provincie di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno.

A realizzarlo, in maniera del tutto volontaria, sono stati tre giovani professionisti: Michele Carignani, lucchese doc emigrato in Francia dove fa parte del team di ETSI, l’Istituto europeo di norme delle telecomunicazioni; Lorenzo Giuntini, sviluppatore di software per una nota azienda lucchese che si occupa di sistemi gestionali; e Francesco Puccinelli, talentuoso designer free lance.

In cosa consiste esattamente questo progetto?

Michele: “Il sito in pratica contiene una raccolta strutturata dei dati disponibili sulla diffusione del coronavirus e rappresentati graficamente. Vengono presentati lo storico dei numeri sui nuovi contagi, i decessi e le guarigioni”.

Lorenzo: “Il progetto vuole dare un’immagine chiara, di impatto e riassuntiva dei dati che giornalmente ci vengono forniti dalla Asl Toscana nord ovest. Un modo per non soffermarsi solo sul dato del singolo giorno ma per osservare l’evoluzione nel tempo della curva dei contagi e cercare di capire il trend futuro”.

Cosa vi ha spinto a realizzare questo sito?

Lorenzo: “Il progetto nasce in primis da Michele che mi ha contattato per la realizzazione di un sito divulgativo. Ho colto quindi l’occasione per cimentarmi con l’uso di nuove tecnologie per lo sviluppo di portali web ed al contempo elaborare un’interfaccia di facile ed immediata fruizione. È un aspetto che mi stimola anche dal punto di vista professionale”.

sito per monitorare il coronavirusLorenzo Giuntini

Michele: “Tutto è nato dalla voglia personale di capire la situazione e di poter confrontare i numeri pubblicati quotidianamente con lo storico precedente. Da qui ho pensato di coinvolgere anche alcuni amici, estremamente competenti nei rispettivi settori, affinché mi aiutassero a realizzare una struttura che fosse facilmente comprensibile e fruibile da tutti”.

sito per monitorare il coronavirusMichele Carignani

Francesco: “Sono molto felice di aver potuto dare il mio contributo a questo progetto, ringrazio Michele e Lorenzo per avermi coinvolto. Li conosco da tanto tempo e so come lavorano per cui ho subito accettato. Il tema è importante: volevamo aiutare le persone, anche i non addetti ai lavori, a capire un po’ meglio la situazione. Abbiamo cercato di farlo attraverso la realizzazione grafica dei dati, cercando di essere il più chiari ed esaustivi possibile. La rappresentazione dei dati e la loro visualizzazione fanno parte del mio lavoro, quindi da questo punto di vista è stata una bella sfida”.

sito per monitorare il coronavirusFrancesco Puccinelli

Come ritenete che questo sito possa essere utile alla cittadinanza?

M: “Quando è nata l’idea, qualche settimana fa, non erano disponibili dati pubblici in maniera organizzata, in tabelle o altri tipi di documenti. Speriamo che poter mostrare graficamente l’evoluzione dei contagi aiuti la comprensione e aumenti la consapevolezza e la responsabilità di tutti, soprattutto in vista della fase-2”.

F e L: “Il sito aiuta ad avere da subito un quadro chiaro e circoscritto della situazione nella nostra zona e anche a fare dei paragoni con località limitrofe. Osservando i grafici ci si può rendere conto di come si è evoluta nel breve e nel lungo termine. Per quanto ci riguarda, ovviamente i dati e le loro rappresentazioni sono a disposizione di chi li volesse utilizzare per ricerche o approfondimenti”.

Prevedete di svilupparlo ulteriormente?

M: “Sì, ci sono ancora idee che vorremmo realizzare. Questo progetto è frutto di un lavoro volontario nel tempo lasciato libero dal lavoro ma sicuramente continueremo a lavorarci nelle prossime settimane per cercare di offrire un quadro ancora più esaustivo. Aiuti e proposte in questo senso sono benvenuti. A questo proposito, ci teniamo a precisare che il sito non ha l’ambizione a sostituirsi ai dati ufficiali che vengono pubblicati dall’azienda sanitaria. Il nostro obiettivo era semplicemente aiutare le persone a farsi un’idea della situazione. Spetterà poi ai professionisti del settore fare degli studi approfonditi una volta terminata l’emergenza”.

L: “Abbiamo in mente di arricchirlo con ulteriori dati e maggiori grafici, sperando che restituiscano informazioni positive sulla fine di questa pandemia. In particolare, ci piacerebbe poter offrire la possibilità di selezionare i dati per ogni singolo comune”.

Cosa ti aspetti (o cosa ti auguri) per il futuro?

M: “Mi auguro che questa esperienza aumenti la consapevolezza delle responsabilità comuni della cittadinanza e dell’impatto molto potente che può avere uno sforzo collettivo per affrontare le sfide che si pongono davanti a noi”.

F: “Nel complesso per il futuro mi aspetto meno burocrazia e più senso della cosa pubblica, più risorse, sia economiche sia umane, nelle attività che riguardano il tessuto sociale (assistenza, servizi pubblici, musei, biblioteche). Dal punto di vista professionale, maggiori sinergie di questo tipo: progetti corali che aspirano ad un beneficio comune. Quindi aumentare i contatti tra i professionisti o i contenitori di progetti. Più attenzione a questo tipo di iniziative dal basso e anche al dato, non solo come numero o rappresentazione ma anche come leva sociale: se ben interpretati e analizzati, i dati, sono lì per raccontarci storie e in base a queste è possibile progettare strategie utili alla collettività. Sul progetto, che possa essere consultato al meglio ed avere un utilizzo anche al di fuori dello sguardo al grafico, che possa offrire spunti per analisi autonome, ricerche e argomentazioni”.