Crisi affitti, sindacati Sunia: “Unica soluzione la ricontrattazione del canone”

29 aprile 2020 | 16:12
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Crisi affitti, sindacati Sunia: “Unica soluzione la ricontrattazione del canone”

Il sindacato degli inquilini: “In città situazione molto complicata, bene il bando del Comune”

“La crisi degli affitti non risparmia nessuno. Ma a pagarla sono soprattutto le fasce più deboli”. A denunciarlo è il distretto territoriale del Sunia, il sindacato degli inquilini e assegnatari.

“Tantissime persone – scrivono – ci contattano perchè non riescono a pagare l’affitto. I provvedimenti del governo? Non ancora sufficienti. Vedremo con il prossimo ‘decreto di aprile’. Se il Cura Italia interviene su mutui ed esercizi commerciali, poco o niente è stato fatto per le persone in affitto, molte in difficoltà già prima della crisi sanitaria”.

“Su Lucca – spiegano – i più colpiti, come al solito, sono loro: famiglie con lavoratori dipendenti, giovani con partita Iva senza uno storico di clientela, i cassa integrati e chi arranca con pensioni di reversibilità, o lavorando in nero. E ovviamente, i disoccupati: il 9,7% della popolazione italiana, di cui 29,6 giovani. Un dato stabile da tempo, testimone di un problema ormai radicato nel nostro paese. Insieme a quello di chi lavora senza un regolare contratto, in assenza di tutele, garanzie e copertura previdenziale”.

Disoccupati e lavoratori in nero rappresentano una fascia grigia già di per sé in difficoltà. Su cui questa situazione non può che infierire – spiegano dal Suunia di Lucca – perchè chiaramente, solo chi è in regola può usufruire degli strumenti anticrisi. L’ultimo su delibera regionale: l’emanazione di un bando comunale straordinario per il contributo affitto, prevista entro la fine del mese in tutti i comuni della provincia. I requisiti per partecipare: non alloggiare in case popolari (alloggi Erp) e aver subito una diminuzione di reddito del nucleo familiare non inferiore al 30% rispetto al 2019. Un dato minimo inizialmente previsto al 40%, sceso di 10 punti su proposta dell’assessore regionale alla casa Ceccarelli”.

“Da oggi (29 aprile) fino al 19 maggio, anche i residenti su Lucca possono partecipare compilando i moduli sulla home page del sito web del Comune. La domanda (e l’autocertificazione che andrà inviata successivamente) è in formato pdf editabile, i cittadini potranno quindi compilarla e inviarla o per pec o alla mail dedicata emergenzaaffittocovid19@comune.lucca.it. La graduatoria – spiegano – sarà stilata in base alle fasce Ise (Indicatore della situazione economica), che non deve superare i 28684,36 euro: se il richiedente non avesse presentato la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) nell’anno 2019 potrà farlo ora, con le modalità previste sul portale Inps. La quota assegnata ai vincitori copre tre mensilità, con un massimo di 300 euro”.

“Proveremo a far presentare la domanda anche a chi solitamente lavora in Versilia, Viareggio e sulla costa. Ma in mancanza di un contratto di assunzione, non si sa se rientreranno in questo bando. Infatti – spiega il sindacato – c’è anche il problema dei dipendenti stagionali, che non sanno se potranno cercare lavoro. Molti sono in attesa di una chiamata che forse non arriverà: gli stabilimenti balneari e gli hotel non sanno se riapriranno e in che modalità, ma tutto il settore del turismo è un grande punto interrogativo”.

“Noi siamo una città turistica, non universitaria, quindi viviamo di riflesso la realtà pisana degli affitti agli studenti. Ma anche su Lucca la situazione è davvero complessa, soprattutto perché non abbiamo strumenti da utilizzare nell’immediato per aiutare chi ci contatta – spiega il Sunia – Per questo, noi ci muoviamo principalmente in una direzione: la ricontrattazione del canone di locazione. Attuabile subito e con un beneficio istantaneo, serve inoltre a evitare un futuro contenzioso e registrando all’agenzia delle entrate l’accordo, la tassazione viene ricalcolata. Ovviamente – si legge – la sua riuscita dipende dalla buona volontà del locatore, ma anche da un ragionamento di compromesso e in un’ottica di convenienza per entrambe le parti. Infatti con il blocco degli sfratti, la ricontrattazione permette al proprietario di non perdere totalmente il guadagno, e all’inquilino di riuscire a pagare l’affitto”.

Predisposto fino al 30 giugno su tutto il territorio italiano, il blocco degli sfratti è stato fortemente sostenuto dal Sunia e inserito il 17 marzo nell’ormai noto decreto Cura Italia, articolo 103 comma 6. Dove leggiamo: “L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, è sospesa fino al 30 giugno 2020”. “Una data di scadenza attualmente in discussione parlamentare – concludono – che col ‘decreto di aprile’ potrebbe essere prorogata fino al primo settembre”.

“Aspettiamo il prossimo decreto anticrisi – osserva il sindacato – Per ora su Lucca noi continuiamo a consigliare la ricontrattazione del canone di locazione. Una strada intrapresa già da molti proprietari, perché altamente favorevole: fare indebitare l’inquilino, pensando che in breve tempo torni tutto alla normalità e questo possa pagare non solo il canone normale ma anche una maggiorazione, è abbastanza irrazionale”.