Confesercenti: “Mercato in piazzale don Baroni, operatori pronti a ripartire”

30 aprile 2020 | 14:23
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Confesercenti: “Mercato in piazzale don Baroni, operatori pronti a ripartire”

Pierotti: “Occasione per rimettere in moto il settore con la garanzia assoluta della sicurezza”

“Anche in Provincia di Lucca si va verso una riapertura dei mercati ambulanti”. C’è soddisfazione nelle parole di Francesca Pierotti, responsabile Lucca di Confesercenti, dopo la tanto attesa fumata bianca per la riapertura dei banchi alimentari ambulanti.

“Dopo settimane in cui la nostra associazione stava chiedendo alle amministrazioni comunali di mettere in atto ciò che il decreto permetteva, ovvero la vendita dei prodotti alimentari anche attraverso il commercio su suolo pubblico, siamo arrivati alla firma nero su bianco – spiega Pierotti –  Abbiamo sempre pensato che in questi luoghi, per di più all’aperto,  ci fosse la possibilità di garantire in sicurezza l’approvvigionamento dei generi alimentari“.

“Adesso, anche con il supporto di Confesercenti ed in accordo con il Comune di Lucca – continua – potrà ripartire il mercato Don Baroni. Questo si aggiunge ai mercati di Capannori e Castelnuovo già operativi da tempo, oltre a quelli di Barga, Bagni di Lucca, Viareggio, Pietrasanta, Camaiore, Porcari e Gallicano che hanno annunciato la ripartenza”.

Secondo la responsabile di Lucca si tratta di un passo importante e per il quale gli operatori “garantiranno un corretto comportamento ed il pieno rispetto delle regole di sicurezza sanitaria previste“. Queste azioni, prosegue, permetteranno “una ripresa anche per un settore che viene da un periodo non semplice e che in questi mesi è stato oltremodo imprigionato in provvedimenti di chiusura troppo restrittivi”.

La conclusione di Francesca Pierotti è rivolta al futuro: “Queste riaperture sono un primo passo, anche se dobbiamo riscontrare che nell’ultimo Dpcm il governo ha ristretto la possibilità di vendita nei  mercati ai prodotti alimentari, e quindi discriminando ciò che invece è possibile in sede fissa (ad esempio fiori e prodotti dell’igiene della persona). Per questo – conclude – il nostro impegno continuerà ancora più forte per dare pari dignità al commercio ambulante, chiedendo anche alle amministrazioni locali di collaborare in questa richiesta”.