Il sindaco: “Emergenza coronavirus, Lucca rischia di essere penalizzata sulle risorse”

L’allarme del sindaco: “Il nostro è un ente solido, possiamo mettere in campo misure importanti ma perché da anni abbiamo lavorato bene sul bilancio”. Illustrata in Consiglio la maxi manovra
“C’è il rischio che i Comuni più solidi economicamente vengano penalizzati nella distribuzione delle risorse”. A dirlo è stato il sindaco Alessandro Tambellini durante la seduta di oggi (6 maggio) del Consiglio comunale di Lucca. Tambellini, illustrando all’assemblea i provvedimenti presi dalla sua giunta a sostegno dell’economia locale, ha specificato che i Comuni sono in attesa delle risorse, in teoria 3 miliardi di euro, che dovrebbero essere messe a disposizione dal governo.
Il primo cittadino ha però anche specificato come i criteri di ripartizione di queste risorse rappresentino al momento un’incognita e che comuni economicamente solidi, come quello di Lucca, corrono il rischio di essere penalizzati.
“La situazione che abbiamo vissuto negli ultimi due mesi è stata talmente complessa che ha imposto a tutti, dal Governo fino ai comuni, di andare incontro a quanti in questo periodo hanno sofferto particolarmente – ha detto il primo cittadino -. Penso al settore dei servizi, al settore del turismo che soffrirà ancora a lungo, penso al commercio, alla ristorazione, al mondo dello sport e a quello dello spettacolo”.
“Con i provvedimenti che abbiamo adottato – prosegue Tambellini – abbiamo cercato non solo di dare un sostegno alle difficoltà del momento ma ci siamo anche sforzati di immaginare come poter poi sostenere la ripartenza. Per questo abbiamo pensato al taglio dell’imposta sul suolo pubblico per le attività commerciali fino al 31 dicembre. E sempre per questo motivo abbiamo deciso di rimborsare la parte variabile della Taric per quelle attività che, giustamente, restando chiuse, non hanno prodotto rifiuti. Questo non è stato uno sforzo da poco: Sistema Ambiente, infatti, ha proseguito la propria attività e deve quindi continuare a pagare i propri dipendenti”.
“Allo stesso modo – prosegue il primo cittadino – abbiamo fatto uno sforzo notevole per il taglio sull’imposta di soggiorno da cui l’anno scorso il Comune ha incassato oltre un milione di euro, pur avendo una tariffa molto bassa rispetto ad altre città turistiche. Allo stesso modo, abbiamo annullato i ticket per i bus turistici che l’anno scorso hanno generato un’entrata di 700mila euro. Un altro sforzo importante abbiamo voluto farlo mettendo a disposizione delle risorse per contribuire al pagamento dell’affitto dei fondi ad uso commerciale che a Lucca sono molto onerosi”.
“Sempre con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico ma non solo, abbiamo deciso di mantenere gratuiti i parcheggi Palatucci e Carducci. Invece abbiamo riattivato la tariffa in altre zone, anche per venire incontro alle richieste degli imprenditori che ci hanno fatto presente come il ricambio nel parcheggio possa essere una componente fondamentale per la ripresa. Se invece avessimo lasciato gli stalli gratuiti, c’era il rischio che le auto rimanessero in sosta per un tempo prolungato, impedendo così l’arrivo di nuovi clienti. C’è stata poi la revisione totale dei varchi di accesso alla Ztl: l’abbiamo voluta perché in questo momento dobbiamo dare l’immagine di una città aperta e pronta a ripartire”.
Terminata la sua esposizione, il sindaco ha ribadito come tutto questo sia stato possibile grazie all’oculatezza con cui l’amministrazione ha mantenuto sotto controllo i conti: “Negli ultimi anni c’è stata una grande attenzione alla tenuta del bilancio. Oggi siamo in grado di fare queste operazioni perché abbiamo già chiuso tutte le partite relative all’armonizzazione del bilancio del 2016 che avrebbero impegnato il Comune fino al 2043. C’è stata anche una positiva gestione delle società partecipate grazie alla quale possiamo affrontare questa situazione con meno pensieri. Devo dire poi che è stata provvidenziale anche la vendita di Gesam Gas & Luce, così come la cessione delle quote Salt prima di tempi infausti (Tambellini fa riferimento alla chiusura disposta dalla Questura di alcuni viadotti sulla Bretella per mancata manutenzione, ndr)”.

“Sono sufficienti tutte queste misure? Difficile dirlo in questo momento – prosegue Tambellini – posso però dire che i nostri provvedimenti sono stati presi come modello anche da molte altre realtà. Abbiamo tentato di fare il bene della città intera. Attendiamo adesso il decreto maggio che dovrebbe mettere a disposizione dei Comuni 3 miliardi di euro. Su questo però c’è un’incognita legata ai criteri di ripartizione di queste risorse: potrebbe essere che i comuni con maggiore stabilità economica, come il nostro vengano penalizzati. In questo senso, ci siamo battuti in tutte le sedi possibili affinché ciò non avvenga”.
Infine, il sindaco è tornato su un suo pallino, quello di un massiccio investimento sui lavori pubblici come volano per la ripresa economica, a patto di una decisa semplificazione burocratica: “I provvedimenti che abbiamo adottato li abbiamo presi senza toccare l’ambito dei lavori pubblici – spiega -. Riteniamo infatti che possano rappresentare un volano ma solo se vi saranno forme semplificate nell’assegnazione degli appalti. Il Paese, in questo momento, non può sopportare ritardi dovuti all’eccessivo carico burocratico. Abbiamo la necessità di rimettere a posto il nostro territorio: questa è la sfida che ci attende”.
La seduta si era aperta con l’osservazione di un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime del coronavirus, richiesta avanzata dal consigliere di centrodestra Marco Martinelli in favore degli operatori sanitari e fatta propria dal presidente del consiglio comunale Francesco Battistini che ha però tenuto a precisare come il cordoglio fosse dovuto verso tutte le vittime del Covid.
A seguire, spazio alle raccomandazioni dei consiglieri comunali. In apertura, Fabio Barsanti (CasaPound) ha sollecitato l’amministrazione comunale sullo sfalcio del verde e sulla pulizia del centro storico e delle aree limitrofe. Barsanti ha inoltre segnalato l’esistenza di una discarica abusiva a sul monte Penna a Santa Maria del Giudice, oltre al fatto che diversi residenti del centro storico lamentino cattivi odori provenienti dalle isole ecologiche. A questo ha risposto il sindaco, specificando come i dipendenti del Comune siano al lavoro per cercare di recuperare il tempo perso e riprendere il controllo anche di quelle situazioni che erano passate in secondo piano a causa dell’emergenza.
È stata poi la volta di Alessandro Di Vito (Siamo Lucca) che ha sollecitato l’amministrazione a rendere più agevole l’accesso agli uffici comunali per l’utenza. Con particolare riferimento all’ufficio sociale, l’esponente dell’opposizione ha fatto presente che, nei giorni scorsi, molti cittadini non sono riusciti a mettersi in contatto con gli operatori. Di Vito ha anche richiamato l’attenzione sulla difficile situazione legata al condotto pubblico, annosa questione che mette in difficoltà diverse famiglie residenti a San Pietro a Vico costrette a lottare con l’acqua alta. A questo proposito, Tambellini ha fatto presente di essersi occupato a più riprese della questione e che però la competenza sul condotto in questione è regionale. Proprio prima dell’esplosione dell’emergenza era in programma un incontro con l’assessore Marco Remaschi per cercare di trovare una soluzione. Incontro che, evidentemente, non si è mai tenuto.
Marco Martinelli ha sottolineato l’importanza di intervenire per evitare che i cittadini abbandonino mascherine e guanti, eventualmente anche con la previsione di multe per gli incivili. Su questo specifico punto la replica è arrivata da Pilade Ciardetti (Sinistra con Tambellini): “Dobbiamo fare appello al senso di responsabilità dei cittadini, non possiamo certo pensare che l’amministrazione comunale si faccia carico di raccogliere tutti i guanti e le mascherine che persone incivili abbandonano. In questo senso, voglio ringraziare alcuni cittadini di San Concordio che hanno ripulito volontariamente la zona dei Chiariti. Abbiamo bisogno di cittadini così”.
Martinelli ha inoltre ribadito, come già fatto all’interno della Commissione sulle politiche formative, la necessità di sfruttare questo periodo di chiusura delle scuole per effettuare i necessari interventi di messa a norma per i vari istituti.
È stata poi la volta di Daniele Bianucci (Sinistra con Tambellini) che è voluto tornare sulla questione dei tre giovani multati nel giorno della Festa della Liberazione per aver manifestato in piazza San Michele. Bianucci ha chiesto al sindaco di verificare che non ci siano stati abusi, anche in relazione ad una possibile disparità di trattamento rispetto ad un’altra manifestazione avvenuta nello stesso momento (quella organizzata da Andrea Colombini davanti al Teatro del Giglio, ndr). Tambellini ha risposto di essersi già interessato della vicenda e di essere in contatto con il Questore. “Attualmente – ha detto il sindaco – c’è un’indagine in corso. Da parte della Questura c’è tutta la volontà di appurare quanto accaduto e la disponibilità a fare un passo indietro qualora venissero riscontrati degli abusi”.
Proprio in relazione alla manifestazione organizzata da Andrea Colombini (patron di Puccini e la sua Lucca) è intervenuto il capogruppo di Siamo Lucca, Remo Santini chiedendo al sindaco il perché abbia impegnato il proprio ufficio stampa “per attaccare una presa di posizione legittima da parte di un privato cittadino”. “In momenti come questi bisogna essere prudenti – la replica di Tambellini -. Dobbiamo difendere e tutelare chi ha combattuto e combatte per la nostra salute. Non possiamo permetterci che passino messaggi sbagliati. Colombini è un personaggio che ha un seguito. Non si è trattato di nessun editto bulgaro ma di una forma di rispetto verso coloro che si impegnano per garantire la continuità della nostra vita”.
È stata poi la volta di Cristina Consani (Siamo Lucca) che ha invitato l’amministrazione comunale a mettere in campo iniziative per sollecitare la Regione a realizzare un fondo a favore di quelle strutture alberghiere e della ristorazione che vedranno azzerati i loro introiti a causa del coronavirus, come avvenuto in Emilia Romagna.
Massimiliano Bindocci (Movimento 5 stelle) ha invece richiamato l’attenzione sulla necessità di prevedere le opportune modifiche al regolamento del Consiglio comunale date le modalità inconsuete del suo svolgimento. Su questo aspetto ha replicato il segretario del consiglio comunale specificando come le modalità di svolgimento del consiglio in videoconferenza sono svolte nel pieno rispetto delle direttive ministeriali.
Bindocci ha inoltre chiesto di convocare al più presto una seduta della Commissione partecipate per capire come queste aziende abbiano affrontato l’emergenza legata al coronavirus. Bindocci ha infine proposto all’assemblea di adottare un atto unico a sostegno di quanti “si battono in prima linea contro il virus”.
Terminata la lunga esposizione del sindaco, si sarebbe dovuti passare al dibattito dei consiglieri comunali ma l’assemblea dei capigruppo ha deciso di sospendere la seduta (durata più di 3 ore) e di aggiornarsi a venerdì mattina (8 maggio) per deliberare sulla prosecuzione dei lavori.