Tagli alla scuola, i genitori: “Non sia privilegiata la didattica a distanza”

19 maggio 2020 | 14:05
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Tagli alla scuola, i genitori: “Non sia privilegiata la didattica a distanza”

Appello a Tambellini, Menesini e Rossi: “Invertire la rotta e trovare le risorse per tornare in classe”

“Leggiamo con estremo stupore e rammarico del taglio degli insegnanti che avverrà a Lucca su tutte le scuole di ordine e grado. Si prevedono 20-30 classi in meno. Allora si dica chiaramente che il fine ultimo è di sostituire la scuola, quella fatta di aule, compagni, insegnanti con la didattica a distanza. E magari perché no accenderemo anche le due antenne 5G, sul Viale Luporini, invece degli alberi di Natale quest’anno. Perché ovviamente serviranno per far funzionare in modo adeguato la nostra “cara amata” didattica a distanza”.

Così un gruppo di genitori di Lucca e Capannori sull’ipotesi di tagli circolata negli ultimi giorni. 

“Questa sottospecie di scuola . si legge nella nota – prevede che i nostri bambini stiano davanti ad uno schermo, lontano dai compagni, alienandosi in una quotidianità in solitaria non può essere definita scuola.  Considerando anche l’importante aspetto riguardante il disagio creato a livello organizzativo per le famiglie (pensiamo poi alle famiglie monoparentali) dove i bimbi si troverebbero soli a casa a seguire i corsi con i genitori necessariamente a lavoro… Altro che bonus babysitter. Con una prospettiva scolastica che nella migliore delle ipotesi vedrà i nostri figli respirare la loro anidride carbonica per 5/6 ore al giorno, a distanza dai loro compagni, privati di empatia ed autonomia”.

“Chiediamo al sindaco Tambellini – è la richiesta finale – al sindaco di Capannori nonché presidente della Provincia Menesini, al presidente della Regione Rossi di invertire la rotta e trovare le necessarie risorse affinché i nostri bambini e i nostri ragazzi possano tornare in classe come avviene già da ora in tutta Europa. Le nuove generazioni sono il futuro del nostro paese e solo investendo nella loro cultura e preparazione possiamo sperare di poter affrontare, vincendole, le sfide del futuro. Quindi basta tagli alla scuola. Servono spazi adeguati, insegnanti e risorse. I genitori non permetteranno che questa crisi che ha investito il paese rappresenti la scusa per smantellare la scuola pubblica e per difenderla sono pronti a significative proteste”.