No ai tagli alla scuola, manifestazione anche a Lucca

22 maggio 2020 | 14:12
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No ai tagli alla scuola, manifestazione anche a Lucca

Ritrovo domani (23 maggio) alle 17 in piazza Guidiccioni

Nonostante i tempi ristretti il comitato Priorità alla scuola ha organizzato anche a Lucca un presidio all’interno della giornata di mobilitazione nazionale.

Il ritrovo è previsto alle 17 in piazza Guidiccioni e gli organizzatori auspicano una buona partecipazione di insegnanti, studenti e genitori.

È importante indossare le mascherine e tenere le distanze e, per chi vuole aderire, è richiesto di presentarsi con cartelli con su scritto Priorità alla scuola, La scuola va riaperta e No tagli alla scuola.

Alla manifestazione ha comunicato la sua adesione Potere al Popolo di Lucca: “A meno di un mese dalla conclusione delle attività didattiche – dicono – possiamo dirci sicuri solo di una cosa: l’unico modo accettabile di fare scuola è in presenza. Oggi non ci sono le condizioni per farlo: norme di sicurezza non rispettate, classi pollaio, carenze d’organico rendono impossibile riaprire le scuole senza mettere a rischio la salute di alunni, insegnanti e famiglie.  Non è possibile riaprire le scuole in sicurezza senza risolvere queste problematiche, e la didattica a distanza è una soluzione inaccettabile”.

“Dal Miur – dice ancora Palp – ci aspettavamo fondi e proposte concrete che garantissero la riapertura delle scuole a settembre. Si sarebbe potuto procedere ad una valutazione del patrimonio pubblico per trovare nuovi spazi, o almeno a soluzioni tampone come l’utilizzo di teatri, cinema, palestre. Si sarebbero potute rimodulare le classi in base alle nuove esigenze di sicurezza ed aumentare l’organico dei docenti. Niente di tutto questo è stato fatto, ma si è trovato modo di aumentare i fondi per le scuole paritarie private (40 milioni) mentre a Lucca vengono tagliate 43 cattedre nelle scuole pubbliche”.

“L’istruzione, così come la sanità – chiude Palp – è stata fino ad ora vista come una spesa improduttiva, un fondo da cui tagliare per fare cassa e rispettare odiose regole di bilancio. Da oggi è necessario ristabilire la dignità e il protagonismo dell’istruzione come servizio essenziale e motore del rilancio del paese”.