Niente sfalcio lungo il fosso delle Mura, le associazioni ambientaliste dicono sì

23 maggio 2020 | 09:19
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Niente sfalcio lungo il fosso delle Mura, le associazioni ambientaliste dicono sì

Dal Wwf a Perlambiente plauso a Comune di Lucca e Consorzio di bonific

Niente sfalcio lungo il fossato delle Mura: le associazioni Wwf Alta Toscana, Legambiente Lucca, Custodi della città per gli stati generali della cultura, Guardare Lucca e Perlambiente, “unite dall’intento comune di migliorare la città di Lucca e il suo territorio dal punto di vista ambientale, culturale e paesaggistico”, approvano l’iniziativa e plaudono al Comune di Lucca e al Consorzio di Bonifica Toscana Nord.

“I ‘corridoi ecologici’ presenti sugli spalti non sono stati creati con questa iniziativa ma di fatto un qualsiasi corso d’acqua comunque sia gestito, rappresenta un corridoio per i flussi genici, di flora e di fauna. Non è stato creato niente che già non fosse presente: lasciare la vegetazione di sponda fino all’estate incrementa la biodiversità, preserva – spiegano – da un’erosione che è tipica dei fossati in terra, ombreggia dove ci sono pesci e, ci auguriamo, permetterà il ritorno delle rane che fino a pochi anni fa erano presenti nei fossati degli spalti, dal giorno in cui tali fossati sono stati realizzati, come ci possono raccontare gli storici, i nostri padri e i nostri nonni”.

“Tra gli altri li ricorda il senatore Paolo Savi che, nella sua opera postuma Ornitologia italiana, scrive che il pollo sultano di Allen, specie accidentale in Italia, fu preso nel 1859 nel terreno umido – spiegano le associazioni -, perché riccamente irrigato, che sta attorno alla città di Lucca. Lo ebbe il signor abate Mezzetti, diligente cultore delle scienze naturali, e lo depositò nella piccola collezione ornitologica del Collegio Lucchese, di cui esso Mezzetti era uno de’ Presidi. Questo testimonia la passata esistenza di quel reticolo idrografico, la cui conservazione non ha solo valenza ambientale, ma anche paesaggistica e storica”.

“Mantenere un ecosistemaintegro con piante dove vivono predatori (pesci, rane, libellule) come era fino a poco tempo fa, impedisce inoltre che si creino focolai di zanzare e questo è dimostrato da innumerevoli articoli scientifici e dall’esperienza diretta di chi si muove sul territorio. Le fioriture, oltre a rendere gradevole l’aspetto del fossato – affermano -, attirano farfalle e insetti impollinatori; le spighe delle graminacee con i loro colori dorati, sventolando al vento rendono ancora più bello il nostro monumento. Lo sfalcio potrà essere fatto a tempo debito, come si faceva un tempo, a fine riproduzione e prima delle piogge autunnali senza rischiare alcuna inondazione, anche se ricordiamoci che gli spalti hanno proprio il ruolo di raccogliere le acque in caso di pioggia intensa. Purtroppo la rete dei canali della Lucchesia è stata per molti tratti tombata, cementificata, o attraversa aree agricole dove sono usati per anni prodotti chimici e non riesce a svolgere appieno il ruolo di corridoio. Gli spalti delle mura invece sono un ambiente integro e naturale dove non vengono dati trattamenti e per questo sono così ricchi di biodiversità! Ogni lucchese dovrebbe andare fiero di questa bellezza che non toglie niente al monumento, anzi lo arricchisce. Ovunque i monumenti ospitano una grande biodiversità di piante e animali. La pandemia che stiamo vivendo ci ha fatto capire quanto sia importante preservare ogni angolo di natura ormai relegata a pochi spazi. La nuova strategia per la tutela della biodiversità 2030 promuove la tutela degli habitat umidi e dei corsi d’acqua integri e Lucca ha giocato di anticipo. Non lasciamoci sfuggire questa opportunità di ripartire dal verde urbano”.