Le misure del Comune |
Dalla Città
/
ZZ 1 - Newsletter
/

Un milione di euro per educazione e istruzione

23 maggio 2020 | 11:36
Share0
Un milione di euro per educazione e istruzione

Niente rata di febbraio per gli asili, incentivi economici per i centri estivi. Il piano del Comune illustrato dall’assessora Vietina

Oltre un milione di euro per contrastare gli effetti del Covid19 e rilanciare il mondo dell’educazione e dell’istruzione. È la cifra che verrà appostata dall’amministrazione comunale di Lucca – tramite una rimodulazione del bilancio 2020 – per mitigare gli effetti della crisi sanitaria ed economica. Interventi che sono stati illustrati nel dettaglio dall’assessora Ilaria Vietina e che seguono una traccia che si dirama in tre direzioni: sopravvivere al trauma della chiusura, aiutare le famiglie, riattivare occasioni di crescita per bambini e ragazzi.

“La brusca interruzione delle attività – dichiara Vietina – unita all’isolamento forzoso, alla recisione dei legami sociali ed alla convivenza domestica in situazioni difficili, ha avuto esiti psicologici ancora non valutabili. Sicuramente sono stati prodotti danni molto pesanti, che hanno rallentato lo sviluppo dei bambini. Adesso serve un sistema scolastico innovativo, che sostenga la resilienza dei più giovani”.

Le famiglie, viene ricordato, hanno saputo affrontare questo periodo con rigore e impegno e, anche per questo, ora è il momento di fare tutto il possibile per loro. “Interveniamo su circa il 12% dell’intero bilancio – precisa l’assessora – tanto per fornire un’idea di quanto sia fondamentale questo settore”.

Le risorse verranno anzitutto distribuite per assicurare la tenuta di un sistema composito: come noto, si suddivide in servizi per la prima infanzia a gestione comunale e privata. Alcuni asili nido sono quindi “autorizzati” (quelli comunali, ndr), altri accreditati (quelli privati). “Dobbiamo fare in modo che non si perdano ‘posti bambino’, – prosegue Vietina – anche perché  siamo arrivati a superare la soglia del 45% a fronte del 33% indicato dal trattato di Lisbona. Faremo di tutto per sostenere il sistema integrato pubblico-privato: per questo verranno stanziati 135mila euro”. Si tratta, in particolare, di 48mila euro per i nidi accreditati, 36mila euro per i nidi autorizzati (che a Lucca rappresentano il 30% dei posti bambino) e 50mila euro per le scuole dell’infanzia paritarie (20% dei posti bambino).

Interventi sono previsti anche per i fornitori dei servizi, in base alle condizioni contrattuali ed alla loro situazione di sofferenza.

Il secondo obiettivo è quello di sostenere concretamente le famiglie: “Devono sapere – argomenta Vietina – che avranno a disposizione un’offerta educativa ampia e valida. Inoltre non sono tenute a corrispondere i mesi di sospensione dei servizi e delle attività. Un altro segnale di vicinanza: non chiederemo il pagamento del mese di febbraio per i nidi, anche se il servizio c’è stato. Altrettanto per lo scolare, sempre sul mese di febbraio, relativamente al trasporto scolastico”. Per nidi e scuole dell’infanzia, dunque, si tratterà a tutti gli effetti di un contributo a fondo perduto da parte dell’amministrazione.

Il terzo momento è quello che concerne la riattivazione delle occasioni educative e di crescita sociale: la prima opportunità è fornita dalla possibilità di iniziare con le attività estive (se verrà confermato, dal 15 giugno, ndr). “Il Comune investirà 150mila euro per dare accesso più ampio possibile (un anno fa erano 37mila euro, ndr) a queste attività e verranno usate anche le risorse regionali (43mila euro) e quelle del dipartimento delle politiche della famiglia (ancora da quantificare)”.

Quanto alla ripresa delle attività a settembre: il modello sarà quello che privilegia l’educazione all’aperto per nidi e scuole dell’infanzia. “Investiremo 150mila euro nel settore dei servizi di prima infanzia e 210mila nel settore scolare, per intensificare questo modo di fare didattica. Si sta anche attivando un gruppo di lavoro rafforzato per le attività estive e per progettare gli interventi sugli spazi esterni delle strutture”.

Sempre in vista di settembre serviranno più risorse per impostare le lezioni con massima cautela e sicurezza, al fine di prevenire nuovi contagi da Covid19: per questo verranno stanziati 100mila euro.

In assenza – per il momento – di indicazioni ministeriali sull’apertura delle scuole, il Comune lavora quindi già da ora, costituendo modalità di progettazione da realizzare a livello di conferenza zonale.

Una cosa, per l’amministrazione, è certa: in questo momento servono più scuola e più docenti. “Chiediamo – continua l’analisi del momento – che il governo decida il prima possibile le date di riapertura. Siamo convinti che sia necessario aprire subito questi servizi: è l’occasione per progettare un mondo educativo scolastico ancora più accogliente ed inclusivo, nell’ottica dello sviluppo delle capacità, che dipendono molto dai contesti che si riescono ad offrire. Ci sarà una forte attenzione a tutto il mondo del terzo settore, che contribuirà al rilancio del sistema educativo e scolastico: dalla crisi possiamo trarre un’occasione per migliorare”.

Scelte strategiche che diventano fondamentali e dirimenti, a fronte di una platea di circa 8mila bambini e ragazzi che ogni anno, a Lucca, usufruiscono dei servizi scolastici (di cui 2100 circa inseriti nella scuola dell’infanzia, mentre sono circa 700 i bambini che utilizzano i servizi educativi).

Sarà dunque un’estate di interventi per le scuole? Come noto, il Governo ha scelto di affidare risorse aggiuntive per l’adeguamento degli spazi direttamente agli istituti scolastici (fondi per 331 milioni, ndr). “Per i Comuni  – sottolinea Vietina – non sono previste risorse in tema di edilizia scolastica: non staremo fermi, ma ci muoveremo in base alle nostre disponibilità. Noi privilegiamo gli interventi negli spazi esterni, perché favoriscono la crescita del bambino tramite lo sviluppo della curiosità. Con il nostro intervento aumentiamo di circa il 75% quello che lo Stato attribuirà ad ogni istituto (ancora da assegnare nello specifico, ndr)”. Sotto il profilo della didattica all’aperto, peraltro, viene rammentato un altro punto di forza cittadino: quell’orto botanico che, proprio nel 2020, compie 200 anni di vita.

La didattica a distanza – un altro punto che viene stressato – è stata un mezzo importante per affrontare l’emergenza, ma da sola non basta: “Ha escluso e lasciato ai margini alcuni ragazzi, in ragione delle differenze sociali. A Lucca questo è successo in misura estremamente ridotta, ma non possiamo comunque consentirlo”.

Secondo l’assessora questo è il tempo di “non ritrarsi di fronte alle difficoltà”: anzi. “Chiediamo più docenti, una ridistribuzione dell’organico e la sua integrazione con le forze del territorio. Sentiamo anche parlare di una riduzione dell’orario scolastico: non lo vogliamo, l’orario deve rimanere quello canonico, c’è molto da recuperare”.

Messaggi che arrivano in un giorno che resta una ferita aperta per il paese: “Parlare di istruzione ed educazione oggi, nell’anniversario della strage di Capaci, assume un significato ancora maggiore”.

Gli inerventi nel dettaglio. L’amministrazione comunale ha deciso di garantire la sopravvivenza del sistema educazione-istruzione, attraverso il riconoscimento parziale di spese fisse e incomprimibili ai fornitori del Comune in relazione alle condizioni previste dai contratti (le condizioni sono ancora al centro di una interlocuzione con ciascun soggetto e pertanto la cifra non è ancora quantificabile), il sostegno ai nidi accreditati del sistema integrato prima infanzia 0-6 con contributi a fondo perduto (48mila euro); il sostegno ai nidi autorizzati per 36 mila euro; il sostegno alle infanzie paritarie con contributi a fondo perduto (50mila euro), per un totale di 134.000. Per quanto riguarda le famiglie, oltre a non chiedere i contributi per i mesi di sospensione delle attività educative e scolastiche (per le rette del nido, per il trasporto e il servizio di ristorazione scolastica), è stato deciso di abbonare un mese gratuito, quello di febbraio: i genitori, quindi, pur avendo usufruito del servizio, non dovranno pagare la retta del nido e non dovranno contribuire  al trasporto scolastico per il mese di febbraio, per un totale di circa 100mila euro.

Altri 225mila euro, invece, vengono stanziati per il rafforzamento dei servizi prima infanzia: investimento per adeguare gli spazi, con coperture e arredi per l’esterno (circa 100mila euro) e 125mila investimento per adeguamento dei servizi, con più personale necessario per poter svolgere attività a piccoli gruppi.

C’è poi il capitolo attività estive, per le quali l’amministrazione comunale intende investire, di risorse proprie, circa 150mila euro: un notevole investimento che giungerà a quadruplicare le risorse utilizzate nel precedente anno. Un ulteriore aumento è definito dalle risorse regionali (per Lucca 43mila euro) e dalle risorse previste dal Dipartimento delle politiche per le famiglie.

Altri 210mila euro vengono stanziati per sostenere interventi infrastrutturali per le scuole all’aperto e 100mila per sostenere l’innovazione scolastica per l’anno scolastico 2020/2021. Le risorse liberate dal Comune di Lucca integrano in maniera significativa le risorse stanziate per gli istituti scolastici dal decreto Rilancio.