Ultimo giorno a scuola, comitato no Dad: “Opportunità da dare a tutti”

Il gruppo di genitori boccia le decisioni del sindaco Tambellini e del presidente Menesini di ‘apertura’ solo alle classi che finiscono un ciclo
“Con piacere apprendiamo che il sindaco Tambellini ha recepito le numerose sollecitazioni che negli ultimi giorni sono state inviate da insegnanti e genitori con la richiesta di un ‘ultimo giorno di scuola all’aperto’ per far salutare i ragazzi”. Così il comitato No dad Lucca dopo aver appreso dai giornali la decisione del primo cittadino di Lucca: “Purtroppo – scrivono – quest’ultimo giorno di saluti abbiamo appreso sarà un’opportunità rivolta solo alle classi che finiscono un ciclo scolastico, un’opportunità che invece doveva essere per tutti. Come proposto nella lettera, che è stata inviata ai Sindaci Tambellini e Menesini, gli spazi nel territorio lucchese non mancano di sicuro”.
“Un ulteriore limite – scrive il comitato – che abbiamo riscontrato nell’iniziativa è il brevissimo termine concesso alle scuole per organizzarsi e presentare le richieste. Allo stesso tempo siamo a conoscenza che i dirigenti scolastici lasciano ‘decidere alunni, genitori ed insegnanti secondo la loro propria libera scelta per un evento che non è da considerarsi in alcun modo scolastico’, sottolineando anche che ‘l’iniziativa del sindaco non va di pari passo con il decreto ministeriale. Quindi i presidi non daranno l’ok a questa iniziativa‘”.
“In poche parole – spiegano né sindaci né dirigenti scolastici vogliono assumersi questa responsabilità. Il sindaco Menesini e presidente della Provincia prende tempo invece e parla di ‘comunità, di soluzioni trovate insieme, in modo serio, nell’interesse di tutti. Organizzando le cose per bene’. Attendiamo gli esiti di questa concertazione tra il Comune di Capannori e i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi”.
“Ci pare di assistere ad uno scarica barile dietro l’altro – scrive il comitato – infinitamente peggiore delle direttive ministeriali. Notiamo con dispiacere che la scuola continua a restare chiusa e arroccata sulle posizioni indicate dal Ministero, condizionato e indirizzato dalla task force. Come spesso accade ci si nasconde dietro alle difficoltà e alla complessità che una soluzione spesso porta con sé. Lo abbiamo visto accadere nella vicina Empoli dove i presidi hanno rifiutato l’offerta del sindaco e temiamo che sarà probabilmente ciò che accadrà anche nel nostro territorio, dove alcuni Istituti comprensivi hanno già rifiutato l’offerta”.
“Un binomio quello tra burocrazia e responsabilità – scrivono ancora – che continua ad impedire che la scuola possa svolgere il suo principale ruolo di comunità. Sconcertante osservare come il problema sanitario sia più in tv e nelle valutazioni della Task force che nelle strade e come i rischi di contagio siano tutti concentrati nelle scuole”.
“Sfugge anche un altro principio fondamentale – continua il gruppo – ovvero il principio di responsabilità che viene applicato alle aziende, alle attività commerciali di ogni genere, alle associazioni e ai coordinamenti per i campi estivi ma non comprendiamo perché non dovrebbe lo stesso principio valere anche per gli amministratori e per i dipendenti politici e ministeriali”.
“Ci aspettiamo – conclude il comitato – che la responsabilità diventi uno strumento che apre le strade, che restituisce alla scuola la dignità che invece sta perdendo di anno in anno. Come si può pensare di riorganizzare la ripresa scolastica a settembre, ingabbiati da una burocrazia che ha come principio cardine evitare appunto ogni responsabilità?”.