Priorità alla scuola, docenti di nuovo in piazza giovedì

23 giugno 2020 | 13:47
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Priorità alla scuola, docenti di nuovo in piazza giovedì

Manifestazione in 60 città italiane: a Lucca si terrà in San Michele dalle 17,30

Questa mattina (23 giugno), a Palazzo Vecchio a Firenze si è svolta la presentazione della manifestazione nazionale sulla scuola, indetta dal comitato Priorità alla scuola, che si svolgerà giovedì in 60 città italiane, fra cui Lucca, per chiedere la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza di tutte le scuole, dai nidi alle università, a tempo pieno.

“Da più di tre mesi – ha dichiarato Costanza Margiotta, membro del coordinamento nazionale – chiediamo la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza. Ora finalmente sappiamo che la scuola riaprirà il 14 settembre, ma non conosciamo ancora le modalità. Ora inizia il countdown: tra 70 giorni ricomincia l’anno scolastico e per questo motivo il nostro grido in piazza sarà Ora o mai più: spazio per la scuola, spazio alla scuola. Ci teniamo a ricordare che il 18 aprile abbiamo scritto una lettera alla ministra Lucia Azzolina, alla quale non ha mai risposto. Anche dopo la manifestazione del 23 maggio in 19 città dal governo non è giunto alcun segnale. Il 4 giugno la ministra Azzolina ha convocato sindacati, associazioni di genitori e studenti a partecipare a un incontro sulla scuola, purtroppo il comitato Priorità alla scuola non è stato invitato. Molte delle organizzazioni che hanno partecipato a quel tavolo hanno aderito alla nostra manifestazione del 25 giugno, che si svolgerà in 60 città, il triplo rispetto alle 19 città dove si è svolta la prima mobilitazione indetta dal comitato lo scorso 23 maggio. Siamo molto soddisfatti che 48 organizzazioni legate al mondo dell’educazione dell’istruzione, dal nido all’università, aderiscano alla nostra manifestazione”.

“Chiediamo di mettere la scuola pubblica al centro dell’agenda politica – ha dichiarato Filippo Benfante – : una Scuola intesa non solo come luogo dove si impara e si studia, ma come luogo di socializzazione, di sviluppo delle relazioni e dell’autonomia, della convivenza, del confronto e della condivisione con altri in uno spazio pubblico, di cui si è allo stesso tempo fruitori e custodi. Senza scuola, non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica. Basta – ha concluso Benfante – con la retorica della cultura e del patrimonio in un Paese dove ha riaperto tutto tranne scuole, biblioteche e archivi”.

“La didattica è relazione – ha spiegato la docente Clementina Addorisio – Non è possibile pensare alla scuola, all’università, ai luoghi dove nasce, si coltiva e si consuma cultura come a luoghi privi di relazioni umane. Qui bambini, alunni, e studenti sviluppano le proprie capacità critiche che nascono solo da un continuo confronto e dai continui stimoli che solo la scuola “dal vivo” ti consente di avere. La didattica a distanza è stata uno strumento di emergenza e tale deve rimanere per il bene delle nuove generazioni, che sono il futuro del nostro Paese”.

A Lucca il presidio è indetto in piazza San Michele alle 17,30 da Priorità alla scuola Lucca, Cobas scuola Lucca, Potere al Popolo Lucca, Comitato nazionale docenti precari Noi della terza fascia (Cndp) e Coordinamento nazionale precari scuola (Cnps).

Aderiscono alla manifestazione anche molte altre organizzazioni a livello nazionale e locale.