Cup, lavoratori in sciopero anche al Campo di Marte

29 giugno 2020 | 17:30
Share0
Cup, lavoratori in sciopero anche al Campo di Marte

Il cambio di gestore riguarda 10 operatori. I sindacati: “Chiarezza e certezze”

Oggi primo giorno di sciopero e sit-in degli addetti del servizio Cup, front office e Call Center  dei presidi ospedalieri Asl, in tutto 50 lavoratori coinvolti in  provincia di cui 10 al Campo di Marte. Il nodo è il passaggio di consegne del servizio  – ancora per molti aspetti avvolto dalle nebbie – al consorzio Cns, un appalto regionale su cui unitariamente Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti chiedono chiarezza e certezze.

“La nuova gestione dovrebbe scattare dal primo luglio, quindi da domani, e ancora – sottolinea Giovanni Bernicchi, segretario Fisascat Cisl Toscana Nord  – non sappiamo quale  potrebbe essere la nuova sede assegnata a ciascun lavoratore e a quali condizioni. Non è accettabile che a pochi giorni dal cambio di appalto non si sappia ancora come verranno riorganizzati i servizi in tutta l’area Asl Toscana Nord ovest. Fatta salva la clausola  sociale della garanzia dei posti di lavoro, per il resto siamo stati messi di fronte a un salto nel buio. Non sappiamo quale aziende che fa capo al consorsio Cns prenderà in carico il servizio. Se fosse una cooperativa sociale il rischio concreto per i lavoratori è di trovarsi di fronte un contratto economicamente peggiorativo. L’Asl potrebbe decidere da un momento all’altro di prorogare l’avvio dell’appello. Noi, insieme a Filcams Cgil e Uil Trasporti, come già è stato fatto in altre province abbiamo avviato uno sciopero di tre giorni, fino  a domani quando, forse, ci incontreremo con i vertici Asl per chiarire la questione”.

Uno dei presidi più partecipati questa mattina (e che si ripeterà domani e mercoledì mattina) è stato quello di fronte al Campo di Marte. “Non è accettabile che a due giorni dal passaggio alla ditta Cns non si abbiano ancora certezze sul mantenimento dell’appalto, della sede e dell’orario di lavoro – hanno ribadito i lavoratori delle tre sigle sindacali -, non è accettabile che si decida sulle spalle dei lavoratori senza un confronto preventivo. Per questo motivo abbiamo deciso di scioperare e manifestare fino al primo luglio.  Vogliamo chiarezza e certezze”.