Ex Manifattura, Per Lucca e i suoi paesi: “Il progetto è un’occasione per la città”

Il movimento propone all’amministrazione di aprire un dialogo per valutare la ristrutturazione degli spazi immobiliari
“Un’occasione positiva che la città deve saper cogliere”. Anche il movimento Per Lucca e i suoi paesi interviene sul progetto della Fondazione per la ristrutturazione della parte sud occidentale dell’ex manifattura Tabacchi e lancia alcune proposte per il riutilizzo di alcuni immobili comunali.
“Chi contesta l’unico progetto oggi esistente fa in particolare due critiche allo stesso – fa il punto Per Lucca e i suoi paesi -. La prima, più ideologica e generica, contesta la concessione del complesso a privati. La seconda critica, più sottile e sostanziale, riguarda la convenienza economica per il Comune nel cedere l’immobile ai privati collegati alla Fondazione Crl. Si deve anzitutto dire che non avrebbe alcun senso mantenere nel patrimonio immobiliare pubblico gli spazi sud occidentali del grande fabbricato senza avere una precisa idea di quale uso collettivo si dovrebbe fare di tali spazi. Allo stato attuale il patrimonio immobiliare pubblico presente nel centro di Lucca appare fortemente sottoutilizzato ed in parte degradato e da recuperare“.
“Il Real Collegio ha un’ala da restaurare e la ex cavallerizza del Nottolini richiederà ingenti investimenti – va avanti il movimento -. La ex palestra Bacchettoni è da anni in abbandono. La ex cavallerizza di piazzale San Donato è utilizzata pochi giorni all’anno. La ex caserma Lorenzini è in vergognoso degrado. Il Mercato del Carmine è nelle condizioni che sappiamo. Il Palazzo Guinigi è totalmente vuoto. L’auditorium di San Romano, ormai soppiantato da San Francesco è totalmente inutilizzato. Il nostro movimento ha sempre sostenuto e sostiene con forza l’incremento delle attività culturali nel centro storico, in particolare il rafforzamento della presenza scolastica, universitaria, della ricerca e la creazione di circuito di musei o collezioni civiche che sono scandalosamente mancanti. Siamo quindi convinti che gli spazi pubblici a Lucca servano e possano essere recuperati”.
“Cercando di avere un approccio realista e razionale dobbiamo però dire che, allo stato attuale, sembra fuori dalla portata della città un utilizzo culturale di tutta la ex Manifattura Tabacchi ed in effetti anche i progetti fatti in precedenza prevedevano che parte del complesso fosse destinato ad appartamenti. In sostanza la proposta della Fondazione pare l’unica che possa salvare la ex manifattura da un inesorabile degrado – prosegue il movimento -. Passando agli aspetti economici, pensiamo che in nessun modo il comune possa o debba fare l’imprenditore del ramo edilizio. Non avrebbe alcun senso, venendo meno l’utilizzo collettivo dell’immobile, che attività squisitamente imprenditoriali vengano condotte da un ente pubblico. Per noi gli enti pubblici non sono buoni imprenditori e debbono tenersi lontani dall’attività imprenditoriale. In sostanza se si decide di fare appartamenti e negozi non deve certo essere il comune a realizzarli o tanto meno affittarli. L’unica alternativa alla proposta della Fondazione sarebbe il mettere l’immobile sul mercato ricavandone il massimo possibile, ma considerato lo stato attuale del mercato immobiliare e anche considerato il fatto che la Fondazione pur essendo formalmente un’entità privatistica, di fatto interagisce con la politica e gli enti locali, non sembra che la vendita al miglior offerente possa essere la miglior soluzione”.
“Pensiamo che la proposta della Fondazione sia un’occasione positiva che la città deve saper cogliere. Questo non vuol dire accettare a scatola chiusa le ipotesi progettuali ad oggi presentate. L’amministrazione comunale deve dunque aprire una discussione sul progetto ed introdurre le necessarie modifiche che possano permettere la ristrutturazione e venire incontro alle esigenze della collettività – conclude il movimento -. L’attuale utilizzo del Cortile degli Svizzeri come parcheggio deve cessare e per questo crediamo che nella ex Manifattura possa trovar posto, in spazi funzionali e dignitosi, il Comando provinciale del Carabinieri. D’altro canto pensiamo che il Comune debba, in tempi brevi, formulare progetti validi per il Palazzo Guinigi e la ex Caserma Lorenzini. Questi spazi dovrebbero a nostro avviso ospitare i musei civici e permettere un incremento delle attività di ricerca e didattica superiore. Per la Lorenzini poi sarebbe opportuna anche la riapertura dei parcheggi. E’ evidente che la Fondazione sarebbe un partner fondamentale per il restauro degli immobili comunali e proprio per questo la collaborazione con questo ente deve svilupparsi attraverso il confronto ed il dialogo”.