Nuova raccolta rifiuti in periferia, ancora segnalazioni di disagi





Problemi nella raccolta a Picciorana, San Cassiano a Vico e Pieve Santo Stefano
Nuova raccolta rifiuti in periferia, ancora proteste. Fioccano le segnalazioni da tutto il territorio alla redazione di Lucca in Diretta.
Fra queste quella di un’utenza commerciale sulla via Pesciatina. “Dopo dieci giorni di continui – si legge nella segnalazione – e ripetuti disguidi segnalo quanto successo nelle ultime settimane. Lunedi 6 multimateriale non ritirato; mercoledi 8 vetro non ritirato; sabato 11 carta e organico non ritirati; lunedi 13 multimateriale non ritirato; martedi 14 organico non ritirato”.
“I furgoni – spiega il gestore – o non passano o a volte fanno, come nel caso di oggi, le case di fronte al locale e da noi no. Inutile dire che tutti i nostri bidoni sono stracolmi (ne abbiamo sette, non uno). La pazienza è al limite. Basta che arrivino i ratti nella spazzatura che non entra nei bidoni e siamo a posto”.
Altre segnalazioni arrivano da San Cassiano a Vico: “In via Randelli a San Cassiano a Vico – scrive un utente – siamo sommersi dalla carta”.
Infine in via di Pieve Santo Stefano. “Oggi – comunica via telefono un’altra cittadino – il multimateriale nel sacchetto giallo non è stato ritirato dall’altezza della traversa V in poi. Ho provato a segnalare la questione al call center di Sistema Ambiente ma dall’una in poi staccano la telefonata”.
Da San Pietro a Vico parla Franco Andreuccetti, ex consigliere di circoscrizione 7: “San Pietro a Vico dimenticato dalle istituzioni, ma non dai tributi da pagare – commenta – Paghiamo il consorzio di bonifica e in cambio ci ritroviamo la strada davanti casa allagata per colpa del fosso troppo pieno con allegate zanzare e pappini. Paghiamo la Tari e ci ritroviamo i rifiuti nel nuovo sacco giallo non ritirato. Il signor Tambellini prima di essere rieletto aveva promesso di risolvere i nostri problemi, poi dopo la rielezione ha detto arrangiatevi”.
Tutti i disagi, comunque, segnalati a Sistema Ambiente sono stati fin qui presi in carico e, per la gran parte, risolti. Il servizio è partito da meno di dieci giorni e, per operatori e utenti, va considerato ancora un necessario periodo di assestamento del servizio.