Polveri sottili, dalla Regione 900mila euro per biotrituratori e nuovi impianti di riscaldamento

21 luglio 2020 | 10:33
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Polveri sottili, dalla Regione 900mila euro per biotrituratori e nuovi impianti di riscaldamento

Firmato un accordo con i Comuni della Piana Lucchese per l’abbattimento delle Pm10

Nuove azioni e nuovi accordi per migliorare la qualità dell’aria nella Piana lucchese, oltre che a Firenze e a Prato-Pistoia.

Due le direttrici con relative misure urgenti sulle quali la Regione interviene: il biossido di azoto (No2) prodotto dal traffico veicolare e le polveri sottili, il Pm10, proveniente soprattutto dai riscaldamenti domestici.

Per quanto riguarda le polveri sottili (Pm10), la giunta ha approvato due accordi con i comuni della Piana lucchese e Piana Prato – Pistoia in base ai quali si prevede l’assegnazione rispettivamente di 900mila euro e di 600mila euro per la sostituzione degli impianti di riscaldamento civile a biomassa con impianti di condizionamento degli edifici, quali le pompe di calore e, prioritariamente, quelle servite da pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici; e di contributi alle piccole aziende agricole e ai cittadini per l’acquisto di biotrituratori come alternativa agli abbrucciamenti all’aperto dei residui vegetali delle coltivazioni.

Per quanto riguarda il biossido di azoto la giunta regionale ha appena approvato uno schema di accordo con il Comune di Firenze che prevede limitazioni per i veicoli fino a diesel euro 4, cioè quelli più inquinanti, a partire dall’1 marzo 2021, e fino a euro 5, a partire da novembre 2025. Per dare corso a questa limitazione la Regione assegna al Comune 3,5 milioni di euro (risorse statali e regionali derivanti dall’accordo con il ministero dell’ambiente) per avviare un programma di incentivazione rivolto ai cittadini residenti a Firenze perché sostituiscano le auto particolarmente inquinanti con veicoli a basso impatto ambientale.

Entrambi gli interventi intendono ridurre le emissioni di Pm10 derivanti dalla combustione da biomasse per il riscaldamento domestico e dagli abbruciamenti all’aperto degli sfalci delle potature.

“Una delibera importante che darà benefici e che risponde a tematiche di estrema attualità come quella della qualità dell’aria che respiriamo – ha commentato l’assessore Federica Fratoni –  Si tratta di azioni che dobbiamo mettere in campo per intervenire in maniera molto incisiva sulle riduzioni di biossido di azoto che deriva dal traffico veicolare e sulle polveri sottili delle famigerate Pm10 che riguardano il sistema di riscaldamenti domestici e non solo”:

“Per il primo aspetto – prosegue la nota – l’agglomerato di Firenze che segnala criticità più importanti, grazie a un accordo sottoscritto con il ministero dell’ambiente, metteremo 3 milioni e mezzo di euro per incentivare la sostituzione di auto particolarmente inquinanti, soprattutto i diesel di vecchia generazione. Questo in un momento come l’attuale creerà un ulteriore stimolo e un incentivo anche per il mercato dell’auto, per sostenere i consumi. Riteniamo dunque che sia un’azione doppiamente significativa e condivisa con il Comune di Firenze nel quale scatteranno alcune limitazioni alla circolazione a partire dal prossimo mese di novembre per i veicoli più inquinanti perché dobbiamo intervenire in zone specifiche ben individuate. Per le polveri sottili andiamo a intervenire sui due agglomerati, quello della Piana lucchese della Val di Nievole, e l’altro fra Pistoia e Prato che hanno già registrato peraltro in questi anni un miglioramento. Sono risorse che andranno a incentivare la sostituzione di caldaie a biomasse e l’acquisto di biotrituratori per porre fine a quel fenomeno degli abbruciamenti particolarmente impattante sulle Pm10″.

L’accordo nel dettaglio

Lo schema è stato approvato dalla giunta regionale che ha definito le modalità di attuazione degli interventi previsti nell’ambito dell’accordo di programma tra Regione Toscana e Mmnistero dell’ambiente per il miglioramento della qualità dell’aria in questa zona.

Sarà quindi attivato un sistema di erogazione di contributi per sostituire impianti più inquinanti con impianti di condizionamento degli edifici a basso impatto ambientale; sarà anche attivato un sistema di erogazione di contributi per l’acquisto di biotrituratori così da garantire una gestione di sfalci e potature compatibile con la tutela della qualità dell’aria.

I Comuni dell’area di superamento si impegnano a pubblicare i bandi contributi che saranno predisposti in collaborazione con Regione Toscana, a ricevere le richieste di contributo da parte dei richiedenti proprietari di immobili o di terreni e/o aziende agricole localizzati sul proprio territorio comunale; a istruire le domande di contributo e predisporre le graduatorie provvisorie, che saranno comunicate a Regione Toscana che provvederà ad elaborare la graduatoria finale.

La Regione da parte sua fornirà il supporto necessario per la redazione dei bandi al fine di assicurare che gli interventi siano realizzati in modo omogeneo nell’area di superamento.

“Nell’ambito delle azioni previste dal Piano regionale qualità dell’aria – spiega l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – sappiamo che questa area merita particolare attenzione per contrastare i frequenti sforamenti delle Pm10. Proprio per questo vengono destinati 900mila euro per l’acquisto di biotrituratori in modo da evitare il ricorso a abbruciamenti. Che sono peraltro vietati in determinati periodi dell’anno ma anche per incentivare la sostituzione di impianti di riscaldamento alimentati a biomasse i caminetti che possono essere migliorati con delle accortezze tecnologiche oggi a disposizione per le quali mettiamo in campo questi incentivi”.

“Si tratta – conclude l’assessore – di un’azione molto importante in un’area nella quale la tradizione agricola ancora molto presente e quindi c’è un sistema di urbanizzazione che ruota molto attorno a questi impianti di riscaldamento e a queste pratiche agricole che dobbiamo contemperare con l’esigenza di garantire anche a quest’area di raggiungere performance di qualità dell’aria assolutamente in linea con gli standard richiesti dal Piano regionale e dalla normativa europea”.