Gli industriali: “Sugli assi viari non ci siano altri indugi”

I vertici di Confindustria premono anche per terza corsia dell’A11 e completamento del raddoppio ferroviario
Dal raddoppio ferroviario, agli assi viari di Lucca. Le infrastrutture, per Confindustria, non possono essere più rinviate nell’agenda della politica. A livello di area vasta, gli industriali delle tre province di Lucca, Pistoia e Prato sono concordi inoltre nel ritenere le due infrastrutture che collegano questa parte di Toscana fondamentale per movimentare merci e persone: si tratta dell’A11 e della linea ferroviaria Lucca Firenze. In vista delle elezioni regionali gli industriali chiedono all’amministrazione futura di velocizzare e sbloccare questi interventi a lungo rimasti paralizzati. A maggior ragione alla luce della situazione di crisi che ha colpito e che colpirà le imprese nei mesi a venire. Imprese per le quali al mobilità di cose e persone è fondamentale per ripartire
“Il livello di coinvolgimento della Regione Toscana è, in queste due realizzazioni, diversificato e coinvolge livelli diversi di competenza: in tutti e due i casi, sia l’attività pianificatoria sia quella di sostegno alle progettazioni, anche di opere collaterali, è fondamentale”, spiegano da Confindustria.
“L’autostrada A11 – spiega il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini – attende da tempo la realizzazione della terza corsia nel tratto Pistoia – Prato. L’opera ha rischiato di entrare in fase di stallo per le note vicende legate al rinnovo della convenzione nazionale con Autostrade. Superata la criticità, è completata la progettazione e sono disponibili i finanziamenti; quindi, ci attendiamo che a breve i lavori per la terza corsia prendano avvio. Dal punto di vista strategico, si tratta dell’asse viario che collega la costa con la città capoluogo, lungo la direttrice che solca la parte più inurbata della regione; e che, in alcune sue parti in assenza di viabilità diversa, assolve il compito di collegamento con le zone interne dell’area. E’ anche la via che collega le città poste lungo l’asse autostradale con i due aeroporti di Firenze e Pisa, infrastrutture per noi fondamentali e che crediamo debbano essere potenziati per creare un sistema aeroportuali toscano”.
La linea ferroviaria Firenze – Viareggio assolve, fra gli altri compiti, al ruolo di collegamento con il sistema dell’alta velocità, che ha come unica stazione di riferimento quella di Firenze Santa Maria Novella. “E’ quindi evidente – si spiega – che è il momento di recuperare irragionevoli ritardi e di dare alla linea le caratteristiche che merita. In particolar modo, considerando quasi completato il raddoppio del binario fino a Montecatini Terme, si chiede con insistenza che sia pianificata la scelta urbanistica che consenta di proseguire nel potenziamento della tratta fino a Pescia. Le motivazioni sono per certi versi speculari a quelle illustrare al punto precedente: con il vantaggio di consentire un più razionale trasporto di persone (soprattutto pendolari e turisti, fortemente presenti in questa parte di Toscana); ma anche alle merci, con una maggior possibilità di ricorso a scali ferroviari (esempio, quello del Frizzone)”.
Per quello che riguarda, nello specifico, la Lucchesia, centrale risulta per gli industriali il nodo assi viari: “Ci attendiamo finalmente – spiegano da Confindustria Toscana nord – un concreto segnale di volontà politica che indichi i tempi di realizzazione di quest’opera, di cui a dicembre scorso di ipotizzava il bando di gara per giugno 2020 e la fine dei lavori nel 2023. Siamo in attesa dell’ultimo passaggio della conferenza dei servizi al Ministero delle Infrastrutture nella quale ci auguriamo trovino composizione e soluzione, una volta per tutte le istanze del territorio per cui quest’opera continua ad essere la più strategica. Dalla Regione, che ha accompagnato questo difficile iter amministrativo, ci auguriamo che rimanga il sostegno politico e progettuale a questa opera, fondamentale per Lucca”.
C’è poi la questione dell’asse di penetrazione del porto di Viareggio: opera ritenuta “necessaria per collegare il porto di Viareggio con la variante Aurelia e, di conseguenza, con il casello autostradale. La viabilità esistente – chiosa Confindustria – non è ormai in grado di assolvere alla funzione di servizio all’industria cantieristica della Versilia; occorre arrivare quanto prima alla firma dell’accordo tra Comune e Regione al fine di dare l’incarico per eseguire lo studio di fattibilità”.
“Altopascio necessita – è il nuovo monito – di rendere più fluido il passaggio sulla via Romana, che oggi determina lunghe file per la presenza di semafori e di un passaggio a livello. L’intervento potrebbe ricadere tra le opere collegate al raddoppio della ferrovia Pistoia Lucca, e, per la portata dell’intervento, in accordo con la pianificazione regionale Due opere che non hanno progettazione né previsione di finanziamenti sono tuttavia fondamentali per la viabilità nella provincia di Lucca. Le citiamo, perché confidiamo che questa legislatura regionale supporti i necessari atti propedeutici alla loro realizzazione: prosecuzione della variante di Montramito e completamento della variante Aurelia nel tratto Pietrasanta-Viareggio”.