Raccolta rifiuti, disagi a San Marco: “Viviamo con i bidoni in casa”

La denuncia di una donna: “Continui disservizi nonostante le segnalazioni”
Nuovo sistema di raccolta differenziata: proteste da tutta la periferia per il mancato ritiro del materiale. Ma c’è chi denuncia: “Sono due anni che il servizio non funziona”.
Dovrebbe migliorare la raccolta porta a porta della periferia, ma continua a causare disagi e polemiche. La ‘mini rivoluzione’ della differenziata in vigore a Lucca dal 6 luglio divide il vetro dal multimateriale leggero, per “raggiungere – si legge sul sito di Sistema Ambiente – livelli di raccolta sempre più efficienti ed efficaci”. Tuttavia, “i mezzi utilizzati non riescono a entrare nelle strade private e nelle corti interne, gli operatori ci hanno detto di lasciare i bidoncini in cima alla strada” scrive un lettore già il 7 luglio. “Siamo sommersi dalla carta”, dicono da San Cassiano. “Oggi – comunica un cittadino da via di Pieve Santo Stefano– il multimateriale nel sacchetto giallo non è stato ritirato”. Solo alcune di una pioggia di segnalazioni, ma “il problema del mancato ritiro dei rifiuti non è nuovo”: ad affermarlo è Clara (nome di fantasia), che denuncia da San Marco: “Sono due anni che convivo col malfunzionamento di questo servizio”.
“Tutto è iniziato nel 2019 con la nascita del secondo figlio – racconta la donna -. Esattamente due giorni dopo, il 7 di maggio, ho mandato al Sistema Ambiente la richiesta per il ritiro supplementare dei pannoloni previsto per i bambini inferiori ai 3 anni. È un servizio interamente gratuito, previa autorizzazione con modulo di richiesta da compilare, e il giorno del ritiro lo scelgono loro: quest’anno di sabato. Sul modulo c’è scritto chiaramente che sta all’utente comunicare eventuali variazioni: non avendo cambiato casa, non ho segnalato niente aspettandomi il normale funzionamento del servizio – spiega – ma a luglio dello stesso anno hanno smesso di ritirare i pannoloni. E questa estate si è riproposto il problema: inutili le numerose segnalazioni”.
La prima il 29 giugno al numero reclami del Sistema Ambiente: “Restavo in attesa e dopo un po’ cascava la linea. Dato l’imminente inizio della nuova raccolta e l’intasamento dei centralini, l’Udrp -ufficio relazioni col pubblico – mi suggerì di segnalare direttamente in sede, o scrivere all’assessore all’ambiente Raspini che risponde rassicurandomi: ‘inserisco fra i destinatari della mail l’ingegnera Caterina Susini, direttrice del Sistema Ambiente che così prenderà visione del suo disagio’ mi dice. Tuttavia la spazzatura non mi è stata ritirata fino a mercoledì successivo, il 18: una settimana e mezzo con la casa stipata di pannoloni e indifferenziato”.
“Il 20 luglio – continua – ho avuto un intenso scambio di mail con la ingegnera Susini, secondo cui la responsabilità del mancato ritiro era mia: non le avrei specificato l’utenza per cui richiedevo il servizio aggiuntivo. Fatto sta che la sera stessa alle sette e un quarto si è presentato un operatore del Sistema Ambiente ad effettuare il servizio: ma il sabato successivo, il 24, di nuovo nessuno. Situazione identica per le mie vicine, due signore ultraottantenni e per l’utenza di mia madre a San Cassiano: se per me è la seconda estate di convivenza con la spazzatura, per lei la terza. Un problema- spiega – che non sembra nascere dal cambiamento del sistema di raccolta, partito il 6 luglio, ma dal subentrare della stagione estiva: non è possibile che tutti gli anni a luglio ci troviamo la casa invasa dai bidoni, cosa che cerco di evitare per una questione di igiene lasciandoli sul marciapiede della strada comunale. Tuttavia, abito a San Marco, vicino alle mura: zona residenziale col divieto delle persiane in pvc imposto dal vincolo paesaggistico. Ma questo non vale per i pannoloni fuori dalla porta, che si possono tenere?”.
“Dopo quattro sabati consecutivi senza ritiro – conclude Clara – non nutro più grandi speranze. Aspettano il mercoledì, giorno di ritiro comune dell’indifferenziato, ignorando il servizio aggiuntivo del sabato. Ma io non posso aspettare, accumulando pannoloni a settimane intere. Se la situazione non cambia, contatterò il servizio di igiene dell’Asl e i vigili: mi sono stancata”.