Sgombero da Pulìa, il centro d’ascolto costretto a chiudere

1 agosto 2020 | 18:41
Share0
Sgombero da Pulìa, il centro d’ascolto costretto a chiudere

Il servizio della Croce Rossa rischia di non riaprire, appello del presidente a Comune e cittadinanza

Rischia di non poter riaprire il centro d’ascolto della Croce Rossa di Lucca. Dopo lo sgombero dei locali del mercato ortofrutticolo di Pulìa l’associazione adesso si trova in una situazione di stallo.

A scriverlo in una lettera aperta alla cittadinanza è il presidente della Croce Rossa: “Nonostante le difficoltà incontrate in questi mesi di emergenza sanitaria, la Croce Rossa di Lucca – si legge nella lettera –  ha potenziato l’attività dei servizi rivolti ai bisogni sociali urgenti dei cittadini, mantenendo le condizioni di sicurezza per far operare la rete dei suoi volontari. Abbiamo dovuto interrompere una delle attività basilari dell’associazione.  Infatti, a seguito dell’ordinanza comunale 1154 del 10 luglio, che ha disposto il totale sgombero e completo divieto di accesso alle Unità strutturali F E H del mercato Ortofrutticolo in località Pulia, locali in cui, negli ultimi anni, dopo un ulteriore  trasloco dalla precedente sede utilizzata, era basata l’attività del Centro di ascolto, si è creata una situazione di forte disagio, i cui effetti immediati ricadono sulle fasce di popolazione fragile, sempre più numerose nel nostro territorio”.

“Il Centro di ascolto della Croce Rossa del Comitato di Lucca, rappresenta il focus centrale per  l’organizzazione e la logistica di distribuzione di servizi utili ai cittadini bisognosi di aiuto – spiega il presidente -. Fanno capo al Centro di ascolto:  la distribuzione di alimenti Agea, di cui la Croce Rossa del Comitato di Lucca è ente capofila per le seguenti strutture: Cri- Comitato di Bagni di Lucca, Casa della Carità, Parrocchia di San Concordio, Parrocchia di Picciorana, Parrocchia di San Martino in Freddana, Parrocchia di Montuolo; la distribuzione indumenti per adulti e bambini; la distribuzione di generi per la prima infanzia; la distribuzione di supporti sanitari per adulti e prima infanzia;  la raccolta e il riordino di  indumenti donati dai cittadini”.

“Nella situazione attuale post pandemia – prosegue il presidente – in cui i bisogni sociali sono  più urgenti e quotidiani, la riduzione e sospensione forzata di molti servizi rivolti alla popolazione, danneggia la tenuta del tessuto sociale, che è condizione necessaria per la ripresa economica. E’ indispensabile e urgente mettere in sicurezza e garantire continuità  all’ opera  dei volontari. L’organigramma delle società nazionali di Croce Rossa prevede il loro ruolo di ausiliari dei poteri pubblici. In base a tale status speciale le Società Nazionali sostengono le autorità statali nell’adempimento dei loro incarichi umanitari. Il ruolo di ausiliaria dei poteri pubblici, è caratterizzato dal dialogo basato sulla fiducia e da una collaborazione privilegiata con le autorità, per andare in soccorso delle persone svantaggiate e bisognose di aiuto. Siamo certi che l’amministrazione comunale Comunale di Lucca, sia conoscente e partecipe di questa visione. Per questo motivo siamo  quindi fiduciosi che l’amministrazione comunale, nella figura istituzionale del dipartimento affari sociali, possa al più presto dare una soluzione concreta  alla problematica attuale: fornire una sede per ripartire insieme”.