Cure intermedie, 14 nuovi posti letto al Campo di Marte

3 agosto 2020 | 16:05
Share0
Cure intermedie, 14 nuovi posti letto al Campo di Marte
Cure intermedie, 14 nuovi posti letto al Campo di Marte
Cure intermedie, 14 nuovi posti letto al Campo di Marte
Cure intermedie, 14 nuovi posti letto al Campo di Marte

Inaugurate le postazioni alla cittadella della salute che salgono a 52

Sono stati inaugurati oggi (3 agosto) nella Cittadella della Salute Campo di Marte di Lucca, alla presenza del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,   i 14 nuovi letti di cure intermedie, con i quali si arriva complessivamente a 52 letti con la prospettiva di toccare a regime quota 68, per rispettare il parametro di 0,4 posti letto ogni mille residenti indicato dalla Regione Toscana in una recente delibera.

Nella zona distretto Piana di Lucca sono attivi, inoltre, 14 posti di cure intermedie di setting 3, ovvero rivolti a problematiche di minor livello clinico-assistenziale; viene così garantita un’ampia gamma di risposta ai bisogni del cittadino.

Con il recente atto regionale si stabilisce di incrementare l’offerta complessiva passando per l’Asl Toscana nord ovest da 315 a 510 posti letto (+195) distribuiti su tutto il territorio aziendale. E’ inoltre previsto lo sviluppo di un nuovo assetto organizzativo, finalizzato ad una stretta integrazione tra cure ospedaliere per acuti e “low care”, ossia strutture sanitarie attrezzate per curare pazienti non gravi o che devono effettuare la riabilitazione dopo una fase acuta di una malattia. Questo nell’ottica di garantire un corretto percorso di cura dei pazienti, le cui condizioni cliniche non richiedono più un’intensità di cura come quella assicurata nei setting per acuti ma necessitano comunque di assistenza elevata. La delibera regionale fornisce anche indicazioni per aggiornare i criteri e le modalità di accesso alle cure intermedie, per consentire una risposta adeguata ad una tipologia più ampia di bisogni assistenziali.

“Prima del 2019 – ha detto il presidente  della Regione Enrico Rossi – non avevamo potuto aggiungere altri posti letto  per il blocco delle assunzioni per le quali potevamo spendere l’1,4% in meno di quanto speso nel 2004. Siamo rimasti bloccati sulle spese sanitarie per molti anni, precisamente dal 2004 – prosegue Rossi –. In tutti i governi che si sono succeduti in questo periodo, sia di centro destra che di centro sinistra, si è mantenuta la stessa linea, che prevedeva la riduzione del personale. Con il primo governo Conte abbiamo avuto non pochi problemi per aver superato il bilancio sanitario, rischiando il commissariamento della sanità Toscana. Adesso abbiamo assunto 400 persone aumenteremo le assunzioni fino a fine anno, per raggiungere la quantità di personale idoneo per coprire 1600 posti letto per le cure intermedie. Queste strutture rimarranno permanentemente a servizio del cittadino, dovesse capitare a ottobre una ripresa del Covid, adesso possiamo dire di essere attrezzati”.

“Tra l’altro questa è stata una zona con molti casi Covid e mi congratulo nuovamente con tutto il personale che ha saputo gestire in maniera esemplare un’emergenza del genere. Il nuovo ospedale San Luca – ha aggiunto – in questo senso ha avuto un ruolo fondamentale: trattandosi di una struttura nuova, tecnologicamente avanzata e molto flessibile, ha consentito di gestire al meglio i pazienti Covid. Comunque, in generale, in Toscana non abbiamo perso alcun ospedale ed anche le grandi aziende sanitarie e le aree vaste hanno rappresentato un’opportunità importante. Ringrazio il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il consigliere regionale Baccelli che si è sempre dimostrato puntuale e prudente”.

Il presidente Rossi ha ribadito con ferma convinzione la necessità di accettare i finanziamenti provenienti dal Mes, che rappresentano un’opportunità unica per dare ulteriore ossigeno alla sanità pubblica.

“Stiamo procedendo anche a rafforzare il personale per il tracciamento dei casi, arrivassero i soldi dal Mes come previsto, potremmo risolvere prima la situazione. Mi sembra che adesso la risposta ci sia stata, nonostante a marzo abbiamo sfiorato il collasso anche nelle nostre zone, oggi possiamo dire di essere più preparati”.

Anche sul vaccino anti influenzale Rossi ha le idee chiare: “Appena possibile vogliamo estendere la vaccinazione influenzale, molti salotti televisivi in passato hanno minato la campagna di vaccinazione. La tv non è il luogo adatto per discutere di queste problematiche, tanto che abbiamo avuto dei picchi di mortalità a causa del movimento anti vax”.

“Con la programmazione che prevede un aumento di 1600 posti letto nella sanità Toscana – evidenzia il direttore generale dell’Asl Maria Letizia Casani – possiamo assicurare un percorso di continuità che garantisca ai pazienti dimessi, una risposta tempestiva verso il setting appropriato, sempre in accordo con i medici di medicina generale”.
“Il presidio di cure intermedie, è una struttura extraospedaliera residenziale temporanea destinata al paziente che è in situazione di malattia, ma non tanto grave da avere necessità di risiedere in un ospedale, comunque non ancora sufficientemente stabilizzato per tornare al proprio domicilio – prosegue Maria Letizia Casani – Con le cure intermedie il servizio sanitario resta sempre vicino, anche dopo il ricovero, alle persone più fragili, agli anziani, a chi ha patologie croniche che hanno compromesso un equilibrio di salute delicato”.

“Avere più posti letto di questa tipologia – sottolinea ancora – significa poter garantire un’assistenza commisurata alle necessità di ogni singolo paziente, perché le cure intermedie assicurano una gamma di servizi integrati per supportare la dimissione tempestiva e favorire il recupero dopo un evento acuto o riacutizzato, per evitare ricoveri ospedalieri inappropriati e per ridurre l’utilizzo della lungodegenza e dell’istituzionalizzazione”.

“Si tratta prevalentemente di servizi forniti in un arco temporale a breve termine – conclude – erogati in un ambiente residenziale, il cui obiettivo è quello di facilitare la dimissione precoce dall’ospedale, evitando il protrarsi dei ricoveri. Con questo significativo incremento dell’offerta di cure intermedie, a Lucca come negli altri ambito territoriali vogliamo quindi garantire appropriatezza, continuità e omogeneità dell’assistenza”.

Presenti, insieme al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ed al direttore generale Maria Letizia Casani, anche il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini il consigliere delegato per la sanità Cristina Petretti ed il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini.