Ex Manifattura sud, si va avanti ma con un piano attuativo

A poche ore dal consiglio comunale, cambia l’iter urbanistico: “Attendiamo le indicazioni della Soprintenza per rimodulare le funzioni e procedere con una nuova delibera”
Ex Manifattura sud, il Comune fa un passo indietro per far finalmente decollare la riqualificazione. E torna all’idea originaria di procedere con un piano attuativo. Il motivo è da ricercare in una questione tecnica, sebbene di notevole importanza: si cerca infatti di superare le prescrizioni a suo tempo recapitate al Comune dalla Soprintendenza che ricordava impossibili, per la riqualificazione, le destinazioni residenziali e ricettive. Per questo motivo, la giunta ha deciso di attendere le indicazioni delle Belle Arti e rimodulare la previsione delle funzioni nel complesso che si vuole riqualificare.
A poche ore dal consiglio comunale in cui si sarebbe dovuto discutere e approvare la variante al regolamento urbanistico, Palazzo Orsetti chiarisce la situazione, che si era ulteriormente arricchita di polemiche dopo l’annullamento nei giorni scorsi della commissione urbanistica.
“Solo con l’approvazione della variante relativa all’area della Manifattura sud in consiglio comunale si potranno determinare le destinazioni e i percorsi di attuazione di ogni singolo intervento. La variante però – spiega Palazzo Orsetti – non deve essere confusa con la proposta di project-financing presentata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da Coima Sgr, proposta che, comunque, è bene ricordarlo ancora una volta, è ancora al vaglio dei tecnici dell’amministrazione”.
“Dispiace – si legge nella nota – che la trattazione dell’approvazione della variante in consiglio comunale, iniziata fin dallo scorso novembre, sia stata accompagnata da polemiche capziose, in gran parte strumentali, volte a creare un clima che mal si adatta a discussioni importanti come quella che richiederebbe invece il futuro dell’ex fabbrica cittadina. Dispiace anche dover leggere affermazioni relative addirittura alla legittimità dell’intera variante urbanistica. Certo, l’amministrazione ha chiesto di rinviare la pratica iscritta all’ordine del giorno della commissione e già illustrata in una prima seduta, ma lo ha fatto per arrivare a definire una proposta di delibera che fosse la migliore nell’interesse del bene pubblico. Obiettivo: dotare l’area del complesso della Manifattura di destinazioni d’uso miste, orientate a ricostruire un nuovo tessuto cittadino, attraverso l’iter che fosse in quel momento il più percorribile e concretizzabile. Proprio per questo, in attesa delle risposte della Soprintendenza rispetto all’istanza di rimodulazione dell’autorizzazione alla vendita degli immobili, la giunta comunale ha deciso, responsabilmente, di procedere con ulteriori valutazioni. Pertanto, visto che la prescrizione, pervenuta a suo tempo dalla Soprintendenza medesima, esclude, nei fatti, destinazioni d’uso residenziali e/o ricettive, l’amministrazione ha valutato l’opportunità di rinviare l’individuazione delle funzioni da insediare nei singoli immobili togliendo la procedura dell’intervento diretto contenuta nella variante adottata e inserendo una previsione di piano attuativo che abbia questa specifica finalità“.
“Del resto, la scelta di uno strumento più flessibile, rispetto a quello del programma complesso previsto nel regolamento urbanistico vigente, era maturata perché – si spiega -, come dichiarato espressamente nella delibera della variante, nel giugno del 2019 era pervenuta una manifestazione d’interesse per un eventuale acquisto tramite procedura di gara per la vendita dell’intera struttura. Di qui la decisione dell’amministrazione di ritornare all’idea originaria, ovvero quella di un piano attuativo. E ciò anche in forza della prescrizione della Soprintendenza, che renderebbe inutile lo strumento dell’intervento diretto. D’altra parte, il 28 luglio 2016, durante la presentazione dell’atto di indirizzo politico (masterplan), con il quale si illustrava la visione d’insieme di tutto l’isolato, l’amministrazione dichiarava che i prossimi passaggi sarebbero stati proprio una variante normativa semplificata e poi un piano attuativo”.
“L’adozione della variante, nel novembre 2019 – si ricorda -, non stimolò in città un gran dibattito, a differenza di quanto è invece accaduto dopo la presentazione della proposta di project da parte di FCRL e Coima sgr Spa, suo strumento operativo. Proposta, vale ancora una volta sottolinearlo, sulla quale l’amministrazione non si è ancora espressa. L’amministrazione è convinta che le destinazioni scelte, coerenti con l’atto di indirizzo del 2016, all’epoca condiviso con la locale Soprintendenza, e varato dal Consiglio comunale, siano le migliori a garantire nuova vita agli immobili: residenziale, direzionale e di servizio, commerciale al dettaglio, industriale leggero artigianale. E poi, piazze e parcheggi. A questo punto l’amministrazione ha dato mandato agli uffici di prevedere nelle norme della variante l’inserimento dell’iter del piano attuativo che garantirà, tramite i vari passaggi previsti (adozione, approvazione e osservazioni, quest’ultime strumento a disposizione dell’intera cittadinanza), la maggiore partecipazione su un tema così importante per la storia della città. Una storia che vogliamo scrivere da protagonisti”.