Bimba con il raffreddore via da scuola, il padre: “Aspettiamo ancora il tampone”

2 ottobre 2020 | 15:30
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Bimba con il raffreddore via da scuola, il padre: “Aspettiamo ancora il tampone”

Il genitore: “Nessuno ci ha fatto ancora sapere da giorni quando sarà fatto il test”

Di questi tempi, anche un lieve malanno autunnale può dare parecchi problemi, soprattutto alle famiglie dei ragazzi che frequentano le scuole.

A raccontare la nuova odissea questa volta è un genitore che lo scorso martedì si è visto spedire la propria figlioletta a casa dall’insegnante per un “banale raffreddore”. Una procedura, va detto, prevista dalle norme per il contrasto del coronavirus nelle scuole.

“Mia figlia, che frequenta la scuola elementare di Nave – racconta – non aveva febbre nè altri sintomi, ma la maestra l’ha fatta tornare a casa. Ad oggi, dopo tre giorni di assenza, nessuno ci ha chiamato per sapere quando dovremo fare il tampone”.

“Visto che noi genitori dobbiamo lavorare e non vogliamo mettere a rischio, anche se minimo, i nonni, uno di noi deve stare a casa dal lavoro non pagato, in attesa di essere chiamati. Per avere almeno una data certa per effettuare il tampone mi sono rivolto ad una struttura privata che nel giro di due giorni mi ha dato l’appuntamento, ovviamente con costo di 80 euro”.

“Vorrei che questa situazione fosse resa pubblica, per avvisare tutti i genitori lucchesi che si troveranno in questa situazione a breve anche per un banale raffreddore del proprio figlio – conclude -. Se un bimbo ha mal di pancia o un semplice raffreddore, infatti, viene mandato a casa e il pediatra, senza nemmeno visitarlo, ormai richiede il tampone”.