Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole

16 ottobre 2020 | 16:41
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Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole
Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole
Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole
Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole
Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole
Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, l’iniziativa parte dalle scuole

Il progetto della Prefettura ha lo scopo di accrescere la cultura dell’informazione intorno al virus con la collaborazione della Consulta degli studenti

Non solo controlli ma anche iniziative di coinvolgimento sociale per accrescere nelle persone la cultura della prevenzione.

Questo è l’obiettivo del progetto che parte da Lucca Giovani ambasciatori della prevenzione Covid, presentato, questa mattina (16 ottobre), dal Prefetto Francesco Esposito, alla presenza dell’assessore alle politiche formative del Comune di Lucca Ilaria Vietina, del presidente della Provincia Luca Menesini, del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi, del direttore generale dell’azienda Asl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani e del segretario generale della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Giuseppe Bartelloni.

Partner del progetto, che beneficerà del contributo della Fondazione, Lucca Comics & Games, rappresentata dal suo Ppresidente Francesca Fazzi.

Protagonisti dell’iniziativa gli studenti della Consulta della provincia di Lucca – presenti all’incontro con quattro rappresentanti, Asya Barsotti dell’Isi Machiavelli di Lucca, Mattia Cinquini dell’istituto Carrara Nottolini Busdraghi di Lucca, Marta Francesconi e Silvia Bartolomei del liceo scientifico Giosuè Carducci di Viareggio, mentre in collegamento in videoconferenza c’erano Deborah Ragusa e Rosa Van Arkel dell’Isi di Castelnuovo di Garfagnana – che hanno risposto con entusiasmo all’appello del prefetto.

“Questo è un progetto a cui tengo molto – dice il Prefetto di Lucca, Francesco Esposito – Un progetto ambizioso che parte da Lucca e sul territorio nazionale non hja esempi simili. Promuovere e diffondere una vera e propria cultura della prevenzione che parte proprio dai nostri giovani, quei giovani troppo spesso additati come i meno inclini a rispettare le misure, ai quali invece è giusto dare fiducia coinvolgendoli fino al punto da farli diventare i veri protagonisti, i ‘messaggeri’ della cultura della prevenzione Covid”.

La curva epidemiologica è in salita anche in provincia di Lucca e con l’ultimo decreto sono state previste misure di protezione più restrittive.

A seguito delle nuove disposizioni, per contrastare più efficacemente il fenomeno, il prefetto Esposito ha dato indicazioni alle forze di polizia e alle polizie municipali di intensificare l’attività di vigilanzasoprattutto nei luoghi di intrattenimento e dove possono crearsi assembramenti.

“La situazione è affrontata ogni giorno da parte delle forze dell’ordine – prosegue il Prefetto – Ma non bisogna limitarsi ai controlli intensi, che in questi mesi sono stati 153409 (con riferimento alla provincia di Lucca in data 12 ottobre) con una media giornaliera di 710 controlli e un tasso di violazione del 2%, perché gli operatori devono agire con il giusto equilibrio invitando al rispetto delle norme. Occorre portare la cultura dell’informazione e la consapevolezza che dipende proprio dalla responsabilità di ciascun individuo la capacità di contenere la diffusione del virus per far si che il popolo agisca unito nel difendersi. Perché bastano poche persone che non osservano le regole, per esporre al rischio l’intera comunità”.

“Voglio infine ringraziare tutti gli attori che hanno portato a compimento questa iniziativa – conclude – la responsabile scolastica Donatella Buonriposi, l’Asl, le amministrazioni territoriali, rappresentate da Comune e Provincia, la presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi, la Fondazione Banca del Monte e sopratutto tutti i ragazzi che hanno colto questo appello”.

L’idea di fondo che ispira il progetto Giovani ambasciatori è che proprio dalla scuola e dai più giovani possa partire un ulteriore impulso per richiamare l’intera comunità, che ha già dimostrato un forte senso civico, a comportamenti responsabili in ogni momento della vita sociale e, soprattutto in quelle circostanze in cui la naturale tendenza a rilassarsi potrebbe indurre ad abbassare il livello di attenzione.

L’obiettivo è formare gruppi di ragazzi, nell’ambito delle scuole di questa provincia, per poi renderli protagonisti di campagne di informazione e di sensibilizzazione, anche in ambiti extrascolastici (famiglie, associazioni sportive, luoghi di intrattenimento ecc.) sulle misure da osservare per prevenire la diffusione del virus.

Si utilizza il metodo della peer education, sulla base del quale saranno proprio i giovani a parlare agli altri per dissuaderli da comportamenti irrispettosi, per convincerli che la tutela della propria salute passa attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità, che l’uso della mascherina è innanzitutto un gesto di solidarietà.

“Grazie mille al prefetto di Lucca per la splendida iniziativa e grazie soprattutto per aver coinvolto il mondo scolastico – dice la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale, Donatella Buonriposi – Come risposta abbiamo utilizzato un organismo particolare, regolarmente eletto dai ragazzi e voluto dal ministero dell’istruzione, la Consulta degli studenti, coordinata dal docente professor Oliva. Gli studenti hanno accolto con entusiasmo l’idea del messaggio da diffondere ai coetanei, per i giovani il vero problema non sono gli orari scolastici ma quelli al di fuori degli istituti, dove c’è meno rispetto delle norme di sicurezza. Il nostro scopo è quello di responsabilizzare le giovani generazioni nello stesso modo che stanno dimostrando nell’applicare l’idea della sostenibilità. Anche la salute è un aspetto ecologico da salvaguardare, bisogna imparare a divertirsi, ma nel rispetto di se stessi e degli altri”.

Gli studenti della consulta incontreranno i referenti dell’educazione alla salute del dipartimento dipPrevenzione dell’Asl Toscana Nordovest per acquisire consapevolezza sul ruolo che andranno svolgere nei confronti dei loro coetanei, arricchendo le loro conoscenze e abilità. Sarà organizzato un modulo formativo già la prossima settimana. Nel corso dell’incontro saranno gli stessi studenti, con l’aiuto dei formatori, ad elaborare una strategia di approccio dei loro pari, per spiegare le conseguenze negative del mancato rispetto delle semplici regole della prevenzione.

“Ringrazio anch’io il prefetto e i ragazzi, che sono la nostra forza – dice la direttrice generale dell’azienda Asl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani – Occorre incentivare queste iniziative perché vanno in direzione dell’unico mezzo che abbiamo per contenere il virus, che è la prevenzione. Oggi siamo in un momento delicato in cui la curva dei contagi è in rialzo, ci sono delle zone del nostro territorio più colpite, pensiamo alla notizia di numerosi positivi trovati in una Rsa e al reparto Covid dell’ospedale che ha già i posti letto completi e ci stiamo attivando per aprire il nuovo modulo. Non siamo nelle stessa situazione di marzo, ci siamo preparati, ma l’unica soluzione che abbiamo è la prevenzione e questo progetto può veramente fare la differenza”.

Le prime idee presentate dai ragazzi e che saranno sviluppate sono: un bando per tutti gli studenti, per la creazione di video, slogan, fumettiper sensibilizzare sull’emergenza sanitaria con manifesti e locandine da distribuire nei negozi o affiggere in città.Organizzazione di un evento durante le ore ed i giorni di maggiore affluenza di persone con distribuzione nei locali o per strada di mascherine in modo simbolico ed eventuale flash mob. Startup negli istituti specializzati in design per creazione di mascherine personalizzate, con bando rivolto alle aziende del settore.

Anche le amministrazioni territoriali esprimono piena solidarietà all’iniziativa: “Ringrazio il prefetto per questa importante collaborazione, le istituzioni stanno seguendo il percorso condiviso – dice l’assessora del comune di Lucca, Ilaria Vietina – Bisogna cercare con creatività e fantasia dei nuovi modi di vivere la socialità e chi meglio dei ragazzi può riuscirci?”

“Voglio ringraziare tutti i partecipanti – dice il presidente della Provincia Luca Menesini – Il progetto mette al centro i giovani e serve per mettere in evidenza il significato di prevenzione, il primo alleato nella prevenzione sono i cittadini che compiono un lavoro di educazione, che compiono un sostegno morale e concreto”.
La Fondazione Banca del Monte di Lucca è stata finanziatrice dell’iniziativa Giovani ambasciatori della prevenzione Covid”.

“Abbiamo colto l’occasione per essere sponsor e finanziatori del progetto – afferma il Segretario generale della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Giuseppe Bartelloni – Quando proporremo futuri bandi, daremo molta importanza alle iniziative che hanno uno scopo informativo”.

La proposta che i ragazzi hanno messo in campo per la realizzazione di un bando per dei fumetti che rappresentassero la loro idea di Covid, ha visto il pieno sostegno di Lucca Comics & Games.

“Collaborare in questo momento è molto importante – dice la presidente di Lucca Crea, Francesca Fazzi – Specialmente adesso che siamo alle porte di una nuova manifestazione che si baserà su due punti: mantenere la continuità e farlo nel rispetto delle misure di sicurezza, cercando di non viverle in maniera drammatica e cercando di proseguire nelle nostre vite”.

Alla fine della presentazione, il prefetto di Lucca, Francesco Esposito, aggiunge alcune parole di incoraggiamento per i giovani ambasciatori: “Ai ragazzi è affidato il compito di far comprendere che non basta rispettare le norme di prevenzione: occorre fare di più, occorre anche far passare, con garbo e determinazione, il messaggio che chi non osserva le misure di contenimento non solo espone sé stesso a inutili rischi, ma crea un pericolo per l’intera comunità, per questo motivo il suo comportamento non può lasciarci indifferenti”.