In piazza sotto la pioggia per dire no alle chiusure anticipate di bar e ristoranti

In tanti al sit-in, che si tramuta in corteo, nel primo giorno di applicazione del nuovo decreto
Sotto la pioggia ma comunque a far sentire la loro voce. Erano in tanti stasera (28 ottobre), con una larga rappresentanza di movimenti e partiti di destra, in piazza Anfiteatro a Lucca a manifestare contro la chiusura delle attività di ristorazione alle 18, come previsto dal nuovo decreto governativo per evitare assembramenti.
Un sit-in che si è poi tramutato in un breve corteo in via Fillungo, in direzione della prefettura di piazza Napoleone, in cui organizzatori e partecipanti hanno ribadito la necessità di garantire futuro e lavoro agli esercizi commerciali che vivono di somministrazione di alimenti e bevande, i più colpiti dal provvedimento.
Fra slogan e proclami, dunque, quella che doveva essere una manifestazione statica si è trasformata in un corteo che, come ricordano fonti della questura, specialmente in periodo Covid non è autorizzato dalle norme in atto. A garantire, comunque, che tutto si svolgesse senza problemi e incidenti, ma anche a vigilare sullo svolgimento della manifestazione e su eventuali profili di responsabilità, erano presenti agenti di polizia e della Digos.
L’obiettivo è stato anche quello di cercare di arginare un malcontento e una preoccupazione che pur comprensibili potrebbero avere conseguenze spiacevoli. Uno scenario che nessuno, forze dell’ordine in primis, si augura.
Intanto la protesta monta un po’ ovunque. Domani una manifestazione è prevista in mattinata a Viareggio, mercoledì a Capannori, oltre all’evento regionale in programma a Firenze.
Sempre questa sera, invece, hanno protestato i titolari delle palestre di Viareggio sotto l’hashtag #iovivodisport.