Sicurezza nei punti vendita, anche i lavoratori Eurospin scendono in piazza

Il presidio mercoledì 9 dicembre dopo la situazione critica denunciata dalle organizzazioni sindacali
Anche i lavoratori Eurospin scenderanno in piazza Napoleone mercoledì (9 dicembre) alle 10 dopo il persistere della situazione definita critica in merito alla salute e sicurezza dentro i punti vendita della provincia di Lucca evidenziata dalle organizzazioni sindacali.
“Ancora oggi permane l’indisponibilità da parte del gruppo Eurospin ad accogliere le istanze rappresentate unitariamente da mesi delle segreterie nazionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – dichiarano Daniela Ricchetti della Filcams Cgil e Giovanni Bernicchi della Fisascat Cisl – in merito alla costituzione del comitato covid19, così come previsto dai protocolli condivisi tra Governo e parti sociali, al fine di garantire condizioni di sicurezza sui posti di lavoro attraverso protocolli aziendali, condivisi con la partecipazione attiva di Rsa e Rls. A fronte di tale inaccettabile comportamento da parte di Eurospin le nostre organizzazioni nazionali di riferimento hanno assunto conseguenti iniziative di contrasto che a cascata si potranno tradurre nei territori, con proclamazione di stato di agitazione, scioperi e comunicazione alla Asl e alla Prefettura, il tutto per garantire la salute e la sicurezza nei punti vendita, in particolare nell’attuale emergenza epidemiologica che rischia di ingenerare situazioni fuori controllo da un punto di vista sanitario e anche nei confronti della clientela”.
“Il quadro delle problematiche da mesi segnalato è rimasto inalterato e nessun confronto e nessun accordo sulla costruzione dei comitati Covid con le organizzazioni sindacali è stato realizzato – spiegano i referenti del settore di Cgil e Cisl – e nel frattempo mentre il quadro sanitario nel nostro paese si sta aggravando, anche i lavoratori e lavoratrici di Eurospin della nostra provincia continuano a lavorare in queste condizioni, come ad esempio: assenza di un attento controllo per il contingentamento dei clienti con eccessivi affollamenti senza quindi tenere conto delle capienze previste dalle direttive della Regione Toscana; i dipendenti, con qualifica di addetti alle vendite del commercio, vengono obbligati a fare le pulizie e la sanificazione del negozio e dei Wc compresi quelli a disposizione della clientela, di fatto demansionandoli e senza alcun ricorso ad aziende specifiche e specializzate; oltre che la mancanza di informazione al personale, si segnala la mancata fornitura dei Dpi e delle necessarie protezioni alle casse; parziale inefficacia dei plexiglass forniti recentemente solo dopo gli scioperi sprovvisti di idonee fessure per il passaggio dei contanti e delle carte con conseguenti ravvicinamenti col cliente per la consegna; trasferte, dette missioni, tra negozi diversi anche laddove si sono verificati casi di positività con conseguente altissimo rischio di contaminazioni e di portare il virus tra i territori, tenendo conto che il protocollo nazionale Covid del 24 aprile blocca tali trasferte. E queste sono solo alcune delle urgenti cause della nostra vertenza”.
“Dobbiamo constatare come ad oggi il gruppo Eurospin non abbia risolto le gravi situazioni di criticità come quelle elencate, segnalate da tempo sia a livello nazionale che locale, pertanto questa situazione assolutamente fuori controllo ci costringe a continuare la vertenza e ad avanzare denunce alle autorità competenti – evidenziano Ricchetti e Bernicchi – . Riteniamo pertanto che tutto questo non sia più tollerabile e siamo determinati ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per contrastare le criticità emerse, proprio per questo abbiamo deciso di proclamare un’altra intera giornata di sciopero per il giorno 9 dicembre, con l’obiettivo di ricondurre Eurospin ad un responsabile esercizio dell’obbligo di garantire la sicurezza del proprio personale con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e delle Rsa e Rsl, per il bene dei lavoratori di tutti i punti vendita e anche dei clienti che quotidianamente vanno a fare la spesa”.
A livello regionale un presidio si terrà a Firenze alle 10,30 davanti alla Regione.