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Uniti per la Manifattura: “Il Comune abbandoni il progetto Coima”

19 dicembre 2020 | 19:00
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Uniti per la Manifattura: “Il Comune abbandoni il progetto Coima”

Lettera al sindaco: “Si percorrano strade alternative”

Esprime soddisfazione Uniti per la Manifattura alla notizia della lettera scritta dal sindaco Alessandro Tambellini alla Coima in cui ha richiesto una nuova proposta di finanza di progetto, precisando che non si doveva trattare di un mero aggiornamento della precedente proposta.

Il comitato in particolare entra nella varie questioni che erano già state oggetto di critiche. La prima riguarda la questione dei parcheggi, sostenendo che ” la proposta presentava una forte criticità derivante dall’inserimento, nel perimetro dell’intervento, delle aree di via del Pallone e Piazza della Cittadella” e che” la questione si legava strettamente agli ‘effetti che potrebbero derivare sul bilancio comunale laddove venisse a mancare una entrata significativa che è garantita al Comune dal contratto con l’ente Metro srl e che determina annualmente la diretta acquisizione di una significativa percentuale dei ricavi della gestione dei parcheggi”.

Quanto alla Cosap il comitato ricordache “la richiesta di poter utilizzare le nuove piazze pubbliche senza dover pagare il Cosap, allo stato non prevista – anzi impedita – dal vigente regolamento”.

“Successivamente – ricostruisce Uniti per la Manifattura in una lettera inviata al sindaco -, in data 24 novembre, Coima Sgr e Studio Rocco e Puccetti Architetti hanno presentato nuova proposta di project financing, con la quale – al di là della riduzione da 50 a 40 anni della durata della concessione in gestione dei parcheggi e della proposta di ripartire l’eventuale ed ipotetico surplus dei ricavi di tale gestione – si ripropone ancora una volta – contrariamente a quanto da Lei richiesto – il medesimo progetto, con le stesse identiche criticità da Lei già rilevate e con tutte le altre già denunciate da cittadini di ogni colore e orientamento politico. Quella che il comunicato stampa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca presenta infatti come una nuova proposta di project financing, altro non è che la riproposizione del medesimo iniziale Project Financing con alcune modeste correzioni”.

“Alla luce di quanto Coima ha riproposto e delle considerazioni che precedono – scrive Uniti per la Manifattura nella lettera al primo cittadino – Le chiediamo, signor sindaco, se non è il momento – permanendo le stesse criticità da Lei stesso evidenziate nella Sua lettera – di respingere una volta per tutte la proposta di Coima e percorrere altre strade: che garantiscano alle casse comunali il mantenimento degli introiti dei parcheggi e dei proventi Cosap; che assicurino la salvaguardia delle prerogative istituzionali del Comune di Lucca riguardo alle politiche di programmazione dell’Ente, in particolare in tema di mobilità e sostenibilità ambientale; che assicurino al Consiglio Comunale ed alle amministrazioni che verranno, e prima ancora ai cittadini, di valutare la possibilità di mantenere di proprietà pubblica gli immobili costituenti la porzione sud della ex Manifattura, e ciò anche in vista dei futuri importanti stanziamenti di denaro pubblico previsti in funzione del benessere della next generation e delle nuove possibilità previste in termini di parternariato pubblico-privato su beni culturali, per non parlare dell’opportunità di poter godere dei nuovi benefici fiscali introdotti dalle recenti normative emergenziali del Governo. In sintesi i sottoscritti, visto che quanto da Lei richiesto ai proponenti il project financing nella sua lettera del 12 novembre scorso è stato sostanzialmente disatteso, attendono fiduciosi il rigetto anche dell’ultima proposta ricevuta dall’amministrazione comunale”.

“Merita cedere (e tanto più a quel prezzo) un’area strategica della città – scrivono nella lettera -, condizionare per 40 anni tariffe e dislocazione dei parcheggi in tutta l’area circostante, nonché limitare la possibilità per il Comune di promuovere in quell’area politiche di mobilità alternativa; nonché ancora rinunciare ad un bene culturale sito in una collocazione strategica che consentirebbe di riprogettare la Lucca del futuro, il tutto per “ristrutturare” quattro parcheggi già esistenti e che per di più – per i prossimi 40 – dovrebbero passare dalla gestione della società comunale Metro s.r.l. alla gestione di un privato, con conseguente perdita dei relativi introiti da parte del Comune di Lucca? Gli scriventi propongono all’amministrazione comunale un’altra strada: per percorrerla con determinazione e coraggio il ruolo principale, la responsabilità prima spettano legittimamente ai nostri rappresentanti che vanno supportati da una cittadinanza attenta e consapevole”.

“Signor Sindaco, noi siamo certi che Lei intenda veramente provare a risolvere l’annosa, complessa e per molti versi travagliata vicenda che ha come oggetto un prezioso bene culturale, il più antico monumento di archeologia industriale e della cultura del lavoro nel nostro Comune, che sta a cuore a tutti i Lucchesi, da salvaguardare e rigenerare nel suo insieme – si legge ancora nella missiva -. Per affrontare questa complessa questione, ne siamo consapevoli, ci vorranno coraggio, creatività e determinazione e l’Amministrazione comunale non dovrà essere lasciata sola né dalle Fondazioni bancarie né dai Cittadini. Una volta ben avviata e definita la destinazione d’uso dell’area Piuss, ci si muova dunque con spirito progettuale per quanto riguarda la sistemazione dell’area sud del vasto immobile che, ripetiamo, va considerato nel suo insieme se di rigenerazione si vuol parlare. Si consideri, da parte dell’amministrazione, l’opportunità di predisporre un proprio partecipato progetto per questa parte del tutto, un progetto nuovo che tenga conto dei vincoli posti al bene culturale, della sua storia e di quel che rappresenta per la nostra comunità”.