Lucca, stop alla tassa di soggiorno fino alla fine di marzo. Posticipato per 6 mesi il canone del suolo pubblico

28 dicembre 2020 | 14:14
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Lucca, stop alla tassa di soggiorno fino alla fine di marzo. Posticipato per 6 mesi il canone del suolo pubblico

Le nuove misure del Comune approvate dalla commissione

Stop alla tassa di soggiorno fino al prossimo 31 marzo. La proposta dell’amministrazione, alla luce della grave crisi economica e del turismo provocata dalla pandeimma, è stata approvata dalla Commissione politiche di bilancio e sviluppo del territorio che si è riunita oggi (28 dicembre). Le modifiche prevedono quanto inserito nel decreto rilancio di maggio, che ha riformulato la disciplina su alcuni elementi. La modifica più significativa è quella della natura e della figura del “gestore”.

Lemucchi tambellini martini

Fino ad adesso, il “gestore” veniva individuato come “agente contabile”, di conseguenza, se l’imposta non veniva erogata, si andava incontro a sanzioni penali, perché si incorre nel reato di peculato. Nel nuovo regolamento, il gestore non è più agente contabile ma è sempre responsabile del pagamento, il mancato versamento diventa quindi un reato amministrativo, sanzionato con una pena pecuniaria.

“Con questa delibera – spiega l’assessore al bilancio Giovanni Lemucchi – andiamo a ratificare le decisioni che sono state prese dalla maggioranza e dall’opposizione nell’ambito del tavolo bipartisan per la gestione della crisi economica legata al Coronavirus. In sostanza, proroghiamo di ulteriori tre mesi la sospensione del pagamento della tassa di soggiorno e di sei mesi quella per l’occupazione del suolo pubblico per tutta una serie di categorie, fra cui, ovviamente, gli esercenti di locali pubblici”.

Non sarà l’unica novità. “Le altre modifiche del regolamento sono relative all’articolo 3 – precisa ancora Giovanni Lemucchi – in cui si spiega nel dettaglio l’impiego delle finanze ricavate dall’imposta di soggiorno, che devono essere investiti nello sviluppo turistico. Vengono individuati i settori di impiego e in modo particolare viene introdotto tra le finalità il contrasto alle irregolarità e l’abusivismo in campo ricettivo”.

“All’articolo 7 – prosegue l’assessore – prevede l‘introduzione di nuove tipologie di esenzioni e l’articolo 8 contiene le casistiche in cui il soggiornante rifiuta di pagare la quota corrispondente all’imposta. Stiamo aspettando i decreti attuativi, che potrebbero portare a successive modifiche, non è escluso quindi che si debba intervenire nuovamente, però a causa della scadenza prevista per il 31 dicembre 2020, abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo incontrato le associazioni di categorie per condividere le modifiche al regolamento, che hanno accolto positivamente – conclude Lemucchi – Ricordo che abbiamo previsto a bilancio 2020, una tassa di soggiorno per una cifra di un milione di euro, utilizzata a copertura quasi totale del calendario degli eventi Vivi Lucca”.

La votazione della proposta delibera, ha ottenuto l’approvazione della commissione bilancio con quattro voti favorevoli e due astenuti (Martinelli e Torrini).

La Commissione bilancio di oggi (28 dicembre) si è concentrata anche su un secondo tema: la pratica 217, sulle misure a tutela delle attività colpite dai provvedimenti per l’emergenza Covid19, provvedimenti relativi alla concessione del suolo pubblico e relativo canone per il primo semestre 2021.

L’assessora con delega alle attività produttive, sviluppo economico, politche europee e programmazione strategiche, Chiara Martini, è intervenuta per spiegare nel dettaglio quale sia la materia interessata dalla pratica: “Questa delibera ci consente di dare indicazione rispetto all’abbattimento del canone relativo alla concessione del suolo pubblico. Uno dei punti essenziali di questa proposta, è l’intento politico, in linea con le misure che abbiamo scelto di adottare a supporto delle attività che hanno subito un freno dovuto alle misure per l’emergenza. L’intento – precisa – è andare lorro  incontro anche nei primi sei mesi del 2021. Lo scenario in cui ci muoviamo è quello di un forte cambiamento della materia, stiamo andando nella direzione di un canone unico, che dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio. Abbiamo chiesto una proroga per ottenere un po’ più di respiro, ma non so se riusciremo. Il canone unico interesserà tutto quello che riguarda il suolo pubblico per quanto riguarda l’occupazione pubblicitaria, mercatale e patrimoniale. Siamo quindi in un momento di passaggio, in cui ci sono una serie di delibere statali che non coprono tutte le categorie che noi come comune abbiamo intenzione di supportare, queste sono le motivazioni di questo intervento”.

“La delibera – prosegue Chiara Martini – ci consente, anche in caso di approvazione di canone unico, di abbattere allo 0,01 centesimi il canone, per una serie di categorie che elenchiamo: per chi occupa il suolo pubblico con installazione di giochi e divertimenti dello spettacolo viaggiante, per occupazione realizzate dai commercianti ambulanti, in occasioni commerciali a carattere straordinario, fiere promozionali di arti e mestieri, del biologico, per chi fa parte del mercato don Baroni, mercati rionali di santa Maria a Colle, santa Maria del Giudice e Ponte a Moriano. Le occupazioni del suolo pubblico degli esercizi, bar ristoranti, ubicati all’interno della cerchia delle mura e quelle ubicate all’interno delle mura urbane realizzate con la presenza di pedane e gazebo, occupazione del suolo pubblico di pubblici esercizi ubicati fuori dalle mura urbane sia o meno realizzate con presenza di pedane e gazebo, chi fa attività di noleggio biciclette”.

Per tutte queste tipologie noi prevediamo di andare loro incontro con il pacchetto adottato a marzo per il 2021 – conclude l’assessora Martini –. La delibera precedente, la numero 35 del 17 luglio, viene riproposta nei suoi punti essenziali. A livello nazionale sono meno le categorie presentate rispetto a queste e sono previste le esenzioni fino al 31 marzo, noi oltre ad aumentare le categorie, allunghiamo i tempi di altri 3 mesi”.

La delibera ottiene il parere favorevole sia della maggioranza che dell’opposizione e è stata approvata dalla commissione all’unanimità.