Una pietra d’inciampo a Maggiano per ricordare Guglielmo Lippi Francesconi






Il primario dell’ospedale psichiatrico fu ucciso dai nazisti nel settembre del 1944
Questa mattina (28 gennaio) davanti all’ingresso principale dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano è stata murata la nuova pietra d’inciampo che ricorda Guglielmo Lippi Francesconi, primario dell’ospedale e psichiatra dai metodi innovativi, ucciso dai nazisti nel settembre del 1944. La nipote Micaela Lippi Francesconi ha ricordato con le parole più toccanti la vicenda umana del medico e della sua famiglia colpita duramente dalla disumana violenza delle ultime fasi dell’occupazione nazifascista.
Fra le autorità il sindaco, Alessandro Tambellini, l’arcivescovo monsignor Paolo Giulietti, il questore di Lucca Alessandra Faranda Cordella, il vicario del prefetto Giuseppina Cassone, l’assessora regionale alla cultura della memoria storica Alessandra Nardini, la presidente della Fondazione Mario Tobino Isabella Tobino, l’assessora alla continuità della memoria storica del Comune di Lucca Ilaria Vietina, il consigliere regionale Valentina Mercanti, il consigliere provinciale Iacopo Menchetti i rappresentanti delle forze dell’ordine e di quelle militari e dall’associazione nazionale Partigiani d’Italia.
“Quella di Guglielmo Francesconi Lippi è la figura di un uomo, di un medico, che non si piegò alla follia nazista, scelta che pagò con la sua vita – ha detto l’assessora Nardini – Questa pietra d’inciampo consentirà di tenere viva la memoria di uno psichiatra dai metodi innovativi, che considerava inviolabile la dignità umana, al contrario del
nazifascismo che discriminava e puntava all’eliminazione di coloro che erano considerati diversi, inferiori, ‘zavorre umane’ in quanto non rappresentanti il modello ariano. Ricordare gli uomini e le donne che seppero stare dalla parte giusta, senza cedere, è un dovere ed un impegno contro i pericolosi e squallidi rigurgiti nazifascisti e le nuove forme di discriminazione, razzismo e violenza”.

