Expo del fumetto, l’architetto Pellegrini: “Perché aprire un nuovo spazio e non ripristinare il Museo?”
Il progettista dello spazio espositivo in San Romano interroga il primo cittadino sulla necessità di realizzare un luogo da dedicare allo stesso tema
“Sorpreso e amareggiato”. E’ questo il commento dell’architetto lucchese Pietro Carlo Pellegrini, progettista del Museo del fumetto in piazza San Romano, alla notizia dell’affidamento del progetto definitivo per la realizzazione dell’Expo del fumetto nell’ex convento di San Domenico.
“Nel 2004 è stato inaugurato dal Ministro dei beni culturali del tempo e dal sindaco Pietro Fazzi, il Museo del fumetto posto a pochi passi dall’ex Manifattura – spiega Pellegrini -. La realizzazione dello spazio espositivo nel 2004, richiese un investimento pubblico di circa tre milioni di euro, in quanto si trattava del terzo museo dedicato al fumetto in Europa dopo quello francese di Angouleme e quello belga di Bruxelles, ma era il primo e il più innovativo nella concezione delle strutture, altamente tecnologiche e nella proposta di spazi interattivi all’avanguardia a disposizione del pubblico”.
“Un museo moderno, dove come architetto incaricato del progetto, ho valorizzato e riqualificato un complesso edilizio abbandonato, trasformandolo in un luogo ideale dedicato alla fantasia disegnata, ma aimè, questo luogo è chiuso da tempo senza una vera e propria motivazione – va avanti Pellegrini -. Sono amareggiato per quanto succede e come cittadino e autore dell’opera, vorrei sapere dal sindaco perché invece di rivalorizzare e riaprire il Museo del fumetto, ha deciso di realizzare un nuovo spazio espositivo dedicato allo stesso tema, per di più a pochi metri di distanza“.