Ex Manifattura sud, la giunta: “Le due aree di parcheggio stralciate dal progetto”

3 febbraio 2021 | 16:05
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Ex Manifattura sud, la giunta: “Le due aree di parcheggio stralciate dal progetto”

Gli indirizzi del Comune: “Necessarie garanzie e nessun rischio sulla realizzazione del progetto”

I beni oggetto del contributo pubblico dovranno essere acquisiti definitivamente, stralciando i due parcheggi attualmente in essere e offrendo tutte le garanzie sul progetto. Sono queste le linee guida espresse dalla giunta in un atto di indirizzo sul futuro della ex Manifattura sud. Lo spiega in una nota l’amministrazione comunale, cercando di fare chiarezza.

“Di fronte al degradare sempre più profondo della discussione politica sul recupero della Manifattura sud”, l’amministrazione comunale torna a ripetere gli aspetti fondamentali che hanno costantemente determinato la linea in cui si è mossa in questi mesi con un profilo basso e senza clamori, nel rispetto delle leggi e soprattutto perseguendo costantemente gli interessi di pubblica utilità, elemento fondamentale e irrinunciabile per qualsiasi operazione del genere.

“La difesa dell’interesse pubblico – spiega il comune in una nota – deve essere comunque estesa anche a fare tutto il possibile perché la città di Lucca possa giovarsi di un investimento di 60 milioni di euro, una opportunità che mai si è affacciata negli ultimi decenni sul panorama cittadino e che difficilmente potrà ripresentarsi nel breve o medio periodo.  La manifattura sud non è una struttura isolata ma è un’articolazione architettonica e urbanistica inserita in un complesso in cui la destinazione pubblica e culturale – così come stabilito dal piano delle destinazioni del 2016 – è predominante. Inoltre la proprietà degli immobili della parte sud del complesso, in caso di realizzazione della proposta in fase di valutazione, resterà a un investitore cittadino – la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – che, sebbene abbia un profilo giuridico privato, rappresenta la più importante istituzione finanziaria dedicata a finalità pubbliche quali il sostegno di attività di carattere, sociale, culturale ed economico locale. Alcuni intellettuali che si sono espressi sul tema sembrano ancorati a una forma di nostalgia per quei visitatori del Settecento che si aggiravano ammirati in un panorama solitario di rovine. L’amministrazione Tambellini sta facendo di tutto perché la Manifattura sud non diventi un monumento diroccato di archeologia industriale. La manifattura non può restare uno spazio deserto dove vagheggiare un passato che non esiste più. Questo opificio storico al culmine della sua attività ospitava quotidianamente fino a 1600 lavoratori, un impatto umano vitale per tutta la zona. L’amministrazione intende riportare funzioni, e quindi persone a riempire quegli spazi enormi determinanti per lo sviluppo di tutta l’area con ricadute positive per tutto il centro storico. L’intervento proposto ricostituirà un sistema che si autosostiene e che non consumerà risorse ma ne genererà, con principi di ecologia economica che tutti gli enti pubblici dovrebbero perseguire attentamente”.

“Tutto quanto – spiega ancora l’amministrazione – è avvenuto in questi mesi è stato orientato a perseguire questi obiettivi che non sono vaghi e lontani come quelli che si sentono proporre da vari oppositori, ma concreti e velocemente raggiungibili solo comunque se la proposta sarà valutata – come ribadito – di utilità pubblica. Si potrà così giungere alla fase della gara pubblica e quindi, successivamente, alla realizzazione. Ma per stabilire con maggiore precisione e massima chiarezza i limiti invalicabili che il progetto di finanza deve avere, la Giunta comunale ha deliberato un atto di indirizzo già il 2 gennaio scorso, che mette nero su bianco i criteri dentro ai quali questa e qualsiasi altra proposta devono muoversi”.

Ed a questo punto l’amministrazione entra nel dettaglio. Al primo punto: “I beni oggetto del contributo pubblico dovranno essere acquisiti definitivamente, a prescindere da ciò che la Soprintendenza potrà o vorrà esprimere in termini di rimodulazione delle vigenti prescrizioni, senza che alcun rischio – che direttamente o indirettamente coinvolga l’opera pubblica – possa essere al riguardo riversato sull’amministrazione comunale. Il secondo: devono essere previsti impegni e garanzie certe, verificabili ed esigibili riguardo la presentazione del piano attuativo e la realizzazione dei relativi interventi. Il terzo: le due aree attualmente già utilizzate come parcheggio pubblico siano stralciate dall’intervento ovvero che siano significativamente rimodulati gli aspetti economici e gestionali della proposta. In conclusione questi tre aspetti non sono stati oggetto solo di una formale comunicazione a Coima Srg e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ma rappresentano un preciso indirizzo espresso ufficialmente dell’amministrazione senza il rispetto del quale nessuna proposta potrà proseguire il suo percorso amministrativo previsto dalla legge”.