Scoperta la targa che intitola il Polo Tecnologico Lucchese a Claudio Guerrieri






Questa mattina la cerimonia per omaggiare l’ex presidente della Camera di Commercio scomparso lo scorso maggio
Ancoraggio e prospettiva. Sono questi i due elementi che accomunano il Polo tecnologico lucchese alla figura di uno dei suoi primi ideatori e promotori, Claudio Guerrieri. Proprio a lui, uomo delle istituzioni e presidente per sedici anni della Camera di commercio, la giunta camerale ha deciso di dedicare la struttura considerata tra le più innovative a livello nazionale.
E’ lì che questa mattina (5 febbraio), a pochi mesi dalla scomparsa, è stata scoperta la targa che intitola il Polo lucchese a Claudio Guerrieri. Un gesto “voluto e dovuto”, come ricordano i rappresentanti delle istituzioni presenti ma anche “un ironico paradosso” come ricorda affettuosamente il figlio Lorenzo “per un uomo che nella vita privata è stato refrattario a ogni sorta di strumento tecnologico”.
A ricordare i frutti del suo lavoro, le qualità del suo pensare e della sua persona sono stati, alla presenza della moglie Annapaola e dei figli Lorenzo e Marta Chiara, il commissario straordinario della Camera di commercio Giorgio Bartoli, l’amministratore unico di Lucca In-Tec Gianluigi Guidi, il sindaco Alessandro Tambellini e il presidente della Provincia Luca Menesini. Tra i presenti anche l’ex presidente della Provincia e presidente dell’Unione dei comuni Andrea Tagliasacchi e l’ex segretario generale della Camera di commercio Roberto Camisi.

“Sono cresciuto sentendo parlare della famiglia Guerrieri – ricorda il primo cittadino – per poi conoscerla a fondo attraverso i dialoghi con Claudio nel corso della vita pubblica. Di lui ho sempre ammirato le intuizioni geniali, come questa, il grado di pensare in prospettiva e la capacità di farlo con fare da signore, gentile ed elegante nel rapporto con gli altri. Qualità che oggi sono difficili da trovare soprattutto negli ambienti pubblici. La sua freschezza di visione ha portato e continua a portare ricadute positive su tutto il nostro territorio e questa intitolazione è un omaggio alla sua persona. Persona che ha tracciato percorsi di ricerca e innovazione che devono continuamente essere alimentati da risorse e investimenti, come il recupero della palazzina adiacente per la quale, fallito il primo bando, speriamo a breve di essere in grado di trovare un finanziamento”.
“E’ passato meno di un anno da quando Claudio ci ha lasciato e il fatto di essere qui già oggi per intitolare a lui questa struttura è simbolo di un’esigenza di riconoscimento al valore – aggiunge il presidente della Provincia -. A lui dobbiamo la creazione di un luogo denso di prospettive e idee giovani che portano avanti la sua visione di futuro. Un futuro fatto di innovazione e sinergie tra le istituzioni che Claudio è sempre stato capace di coltivare all’interno di un vivaio denso di relazioni e proiezioni future. Un faro per tutti noi che adesso dobbiamo affrontare sfide importanti”.

“Quello di oggi è un riconoscimento importante per una persona che ha condiviso le proprie idee con tutto il territorio aggiungendo valore a tutte le attività – spiega Bartoli -. Prima su tutte il Polo tecnologico, un progetto che Claudio, da presidente della Camera di Commercio, ha portato avanti con determinazione conducendo la struttura ad essere quella che è oggi: un simbolo d’innovazione e di crescita permanente. Claudio ha tracciato la strada di un percorso che negli anni continua ad arricchirsi e a farsi voce della ricerca e dell’innovazione toscana, facendosi pioniere di sentieri, come quello dell’edilizia ecosostenibile, poco esplorati alla fine degli anni ‘90. Con lui la Camera di Commercio si è resa protagonista di un progetto in grado di creare sinergie tra le varie aziende, sempre in crescita, che qui trovano una sede e un luogo innovativo in cui maturare”.
Dai dati relativi all’ottobre del 2019, infatti, le imprese insediate nel polo, in aggiunta a Lucense sono 23 con un numero di addetti che supera soglia 200 per un’età media di 35 anni e un fatturato da circa 17 milioni e mezzo. “Numeri che lasciano ben sperare – spiega Guidi – dato che, nonostante il difficile periodo storico che stiamo attraversando, mostrano un Polo tecnologico in continua crescita, con quattro nuove aziende arrivate con la fine del primo lockdown”.
Ma quali sono le prospettive del ‘sistema polo’ per il 2021? Tra i temi centrali ci sono l’estensione dell’ambito di ricerca al settore nautico per coinvolgere la Versilia e lo stimolare iniziative che abbiano al centro il turismo, la cultura e l’ambiente. “Dalla Regione c’è poi la volontà di creare, insieme ai Poli di Navacchio e Pontedera, un unico marchio di eccellenza toscana – conclude l’amministratore unico di Lucca InTech -. Infine appena il periodo lo renderà possibile vorremmo pensare a nuovi investimenti su questa area per rispondere ad esigenze concrete, come la copertura delle terrazze di Lucense e del Polo per le quali è in programma un finanziamento da 600 mila euro, e il completamento dell’area esterna anche riqualificando la palazzina abbandonata per consentire di ampliare gli spazi e permettere l’ingresso di nuove imprese”.