Salviamo la Manifattura: “Criticità immutate nella nuova proposta di Fondazione e Coima”

6 febbraio 2021 | 15:29
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Salviamo la Manifattura: “Criticità immutate nella nuova proposta di Fondazione e Coima”

Il gruppo: “Il Comune non può privilegiare un investitore privato che ha solo fini speculativi”

Salviamo la Manifattura, non convince neanche la terza proposta formulata da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Coima.

“A seguito della illustrazione della terza proposta di project financing – si legge nella nota – rileviamo che le criticità più volte evidenziate restano immutate, perché di fatto continua a essere confermata la stessa architettura finanziaria delle due proposte rigettate. Nel recente webinar, in premessa Catella ha illustrato con immagini mirabolanti la capacità imprenditoriale del suo gruppo, che nessuno ha mai messo in dubbio, con l’intento di acquisire la fiducia incondizionata sui risultati promessi. Ha illustrato di nuovo il progetto preliminare che prevede un mix di funzioni e la permeabilità della struttura, che nessuno ha mai criticato se non nell’eccesso di residenze previste, ora ridotte in maniera sostanziale a 25″.

“Permangono tuttavia immutate le medesime criticità – spiegano da Salviamo la manifattura – più volte evidenziate, riassunte in sette punti. Innanzitutto le perplessità che sono state espresse da alcuni “intellettuali nostalgici che continuano a guardare al passato” vertono sostanzialmente sullo strumento project financing, utilizzato per espropriare la città a basso costo di un bene pubblico di elevato contenuto strategico. Il fatto che, a seguito delle argomentate osservazioni degli “intellettuali nostalgici” si sia corretta per ben tre volte in riduzione la proposta, testimonia gli ampi margini di profitto dell’operazione, nonché il fatto che l’interesse primario di Coima e Fondazione resta l’acquisizione del cespite immobiliare della manifattura Sud a basso costo e la redditività immediata dei parcheggi, ora previsti in concessione per 25 anni”.

“Se non fossero state promosse dalla Fondazione queste proposte – si legge ancora -sarebbero state considerate fin dall’inizio irricevibili, ma Il fatto che la pubblica amministrazione voglia proseguire con la Fondazione a tutti i costi, implicitamente riconoscendogli il ruolo di unico interlocutore possibile, induce a pensare che esistano motivazioni trasversali che non conosciamo. Le abbaglianti occasioni di progresso prospettate da Catella e le promesse di portare a Lucca qualità architettonica attraverso l’uso di concorsi di architettura in due fasi, sono argomentazioni fallaci. Queste procedure, infatti, vengono normalmente utilizzate direttamente dalle pubbliche amministrazioni più illuminate ed efficienti per realizzare qualità architettonica e non sono affatto prerogativa unica ascrivibile alle capacità organizzative e alle conoscenze di Coima”.

“Di fatto esistono altre proposte concrete – prosegue la nota – per la riqualificazione della Manifattura Sud che la Pubblica Amministrazione non vuole nemmeno valutare. La società Music Innovation Hub ha avanzato da oltre un mese una manifestazione di interesse, rendendosi disponibile a presentare un progetto alternativo finanziato, ma il sindaco non sembra interessato nemmeno a valutare la proposta. È del tutto evidente che la pubblica amministrazione riconosce a Fondazione il ruolo di unico interlocutore privilegiato e questo fatto non è del tutto comprensibile, anche alla luce delle due proposte già rigettate”.

“Occorre considerare – conclude Salviamo la Manifattura – che la procedura di alienazione di un bene comune prevede comunque una gara a evidenza pubblica e non pare ammissibile che la pubblica amministrazione si affidi completamente alle condizioni e modalità prospettate da un investitore privato che ha fini speculativi, limitandosi ad acquisire passivamente  le condizioni proposte dallo stesso, cosa prevista dai regolamenti, senza prendere tuttavia in considerazione progetti alternativi avanzati da altri competitor”.