Uffizi diffusi a palazzo Ducale, Per Lucca e i suoi paesi: “Opere totalmente fuori contesto”

Il movimento commenta la proposta del presidente della Provincia Luca Menesini
Il movimento Per Lucca e i suoi paesi ha commentato la proposta lanciata dal presidente della Provincia di Lucca Menesini di candidare Palazzo Ducale a diventare sede espositiva di opere che oggi si trovano nei magazzini del museo degli Uffizi di Firenze.
“Riteniamo che una tale operazione, se non condotta nel modo corretto, costituirebbe l’ennesimo episodio di mancanza di attenzione alla storia della città, portando ad esporre, totalmente fuori contesto, opere che con il Palazzo Ducale nulla hanno a che fare – spiega il movimento -. Il museo degli Uffizi è infatti la somma delle collezioni pittoriche raccolte dai Medici. Come noto Lucca non fece mai parte, se non per un breve periodo dello stato regionale toscano. Da questo si deduce come l’ambiente culturale in cui il grande museo fiorentino si è formato sia totalmente estraneo alla realtà lucchese. Il museo fiorentino nasce dalle collezioni raccolte da una serie di principi, duchi e granduchi, mentre Lucca, orgogliosamente e con sforzi enormi, cercava di mantenersi repubblica e quindi di non avere alcun monarca assoluto”.
“I patrizi lucchesi, che in quelle stesse sale in cui Menesini vorrebbe fare i cosiddetti ‘Uffizi diffusi’, occupavano le supreme magistrature della Repubblica ed esercitavano l’ufficio di parlamentari, ritenevano i Medici dei tiranni e facevano qualsiasi cosa fosse in loro potere per tenerli lontani da Lucca – prosegue la nota -. Quel che dunque Menesini con apparente leggerezza propone è veramente antitetico alla storia del palazzo in cui vorrebbe ospitare i quadri. In un palazzo di una repubblica orgogliosamente anti medicea, il Presidente della provincia vorrebbe forse fare un museo mediceo?”.
“Oltre a questo va detto che Lucca, ormai da 170 anni, ha già una collezione di dipinti provenienti dai magazzini degli Uffizi. Tale collezione, al contrario di quella che Menesini vorrebbe portare nel Palazzo Ducale, è ormai storicizzata e contestualizzata, pur restando estranea alla storia artistica di Lucca – va avanti Per Lucca e i suoi paesi -. Ci riferiamo al nucleo principale della pinacoteca nazionale di Lucca. Il granduca lorenese, con tale donazione volle fare un atto propagandistico tendente a mostrare ai nuovi sudditi la sua alterità rispetto a Carlo Lodovico, che le sue collezioni di dipinti aveva con faciloneria disperso. Quindi non solo Menesini rischia di fare un’operazione fuori contesto, ma oltretutto di produrre un doppione di quel che a Lucca c’è già”.
“Potrebbe andar bene fare a Palazzo Ducale una mostra temporanea; in fondo sono opere d’arte – prosegue ancora la nota -. Potrebbe andar bene fare una mostra temporanea di opere conservate agli Uffizi che abbiano una qualche attinenza con Lucca o con la tematica delle virtù repubblicane, ma fare nella stessa sede del palazzo degli Anziani della Serenissima Repubblica di Lucca un museo mediceo permanente non lo potremmo mai accettare. Le opere dei magazzini degli Uffizi vanno bene per le ville Medicee, come quella di Cerreto Guidi o quella di Seravezza, ma non per il Palazzo Ducale di Lucca”.
“Per terminare non possiamo che rimarcare la solita totale mancanza di sensibilità culturale da parte di chi governa Lucca – conclude la nota -. Abbiamo infatti moltissime opere ed oggetti di grande valore storico ed artigianale che giacciono dimenticati, ma quando si tratta di fare un museo non sappiamo partorire altro che fare una succursale di Firenze. Lucca meriterebbe un museo scientifico, un museo della seta, della moda e del tessuto, un museo numismatico con tutte le monete coniate nei secoli dalla zecca lucchese. Di questi musei, veramente legati alla città e alla sua storia si preferisce non parlare, mentre si sale, senza riflettere, sul carro lanciato dall’intraprendente direttore di un museo famoso”.